La
valvola aortica è una delle quattro
valvole del cuore e ha il compito di
regolare il passaggio del sangue tra il ventricolo sinistro e l’aorta, l’arteria più importante che a sua volta lo distribuisce agli organi principali. Quando in fase diastolica – cioè quando atri e ventricoli si allargano per riempirsi di sangue – i lembi della valvola aortica non si chiudono completamente si verifica la
insufficienza aortica. La patologia – se non viene curata in maniera adeguata – può favorire l’insorgenza di altri disturbi quali lo
scompenso cardiaco, riducendo qualità e aspettative di vita nel paziente che ne soffre. Una
diagnosi tempestiva può al contrario evitare il peggioramento della cardiopatia.
L’insufficienza valvolare aortica di solito colpisce persone di
età compresa tra i 40 e i 70 anni, ma può interessare anche
pazienti giovani al di sotto dei 40 anni, nelle
forme congenite e/o ereditarie. Nei soggetti anziani la patologia è causata dall’
invecchiamento e quindi da
cause di natura degenerativa e nei casi più seri, a causa del
flusso sanguigno irregolare, il ventricolo non ha più dimensioni normali e si dilata determinando a sua volta un rigonfiamento della valvola.
L’insufficienza aortica può essere
asintomatica per lunghi periodi di tempo. Man mano che aumenta la gravità del disturbo, i sintomi cominciano ad essere evidenti. Uno dei segni più comuni è il
soffio al cuore che viene riscontrato dal medico durante l’auscultazione del battito cardiaco con l’esame stetoscopico. Altre manifestazioni dell’insufficienza valvolare aortica sono l’
affanno e il
dolore al petto dovuti alla incapacità del ventricolo di contenere l’importante rigurgito di sangue che riceve.
L’esame di approfondimento è l’
ecocardiogramma in grado di valutare l’
anatomia e la
funzione della valvola, dando anche indicazioni sulla entità del
rigurgito sanguigno causato dalla insufficienza valvolare. Se questa è giudicata dallo specialista come “
severa”, indica la necessità di intervenire chirurgicamente per rimettere in funzione la valvola aortica e ripristinare il ciclo cardiaco corretto.
Le opzioni chirurgiche per trattare la insufficienza aortica sono due: la
sostituzione e/o la riparazione della
valvola compromessa. A seconda del caso, la
sostituzione valvolare si può effettuare con
chirurgia tradizionale o con
tecniche mininvasive tramite la ridotta incisione del torace o attraverso l’introduzione di cateteri, utili al rilascio della protesi biologica (
TAVI).
La
riparazione valvolare è invece una metodica affrontabile da pochi centri specialistici e non tutti i pazienti ne possono beneficiare. Molto dipende dalle condizioni di salute generale e dall’età.
Se vuoi saperne di più scrivici tramite form.