Dott. Alfredo Marchese Presidente Fondazione GISE Onlus
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Il Dott. Alfredo Marchese è il nuovo presidente della Fondazione GISE Onlus

da Repubblica.it - Bari

Il medico barese, direttore della Cardiologia interventistica dell'Ospedale Santa Maria, di GVM Care & Research, guiderà la fondazione di una delle più importanti società scientifiche italiane del settore

Dall' Ospedale Santa Maria di Bari alla Presidenza della Fondazione Gise onlus. Alfredo Marchese, 56 anni, cardiologo e direttore della Cardiologia interventistica della clinica barese, è stato eletto al vertice della fondazione che affianca il Gruppo italiano di studi emodinamici, noto anche come Società italiana di cardiologia interventistica.

Fra gli addetti ai lavori, in Italia e all’estero, il medico barese è noto per aver salvato la vita a un 87enne con problemi respiratori e una grave ostruzione dei più importanti vasi del cuore: decisivo, tra l’altro, l’impiego di una tecnica mininvasiva che utilizza gli ultrasuoni. “Litotrissia intracoronarica”, la chiamano gli specialisti.
Poi, nel marzo 2021, Marchese porta a casa un intervento dello stesso tipo con il quale – insieme con la sua équipe – ha dato una chance in più a un 57enne paraplegico: un intervento raro, che ha consentito al paziente di sottoporsi a un’altra operazione alla schiena dopo l’incidente stradale che gli ha cambiato la vita. Oggi Marchese è al timone di una fondazione che scommette sulla ricerca scientifica nel campo degli interventi al cuore non invasivi e sulla cooperazione internazionale.

La fondazione non ha scopo di lucro e noi puntiamo sulla ricerca, come dimostrano i risultati degli studi pubblicati su Jacc,Journals of the american college of cardiology, un’importante rivista di settore americana”, spiega il medico. Gli stessi studi che hanno consentito di salvare la vita “a pazienti fragili, un tempo rifiutati dalla cardiochirurgia perché molto anziani e con altre malattie come insufficienza renale, diabete, gravi calcificazioni nei vasi cardiaci”.

E la litotrissia, una procedura che utilizza gli ultrasuoni per rompere in maniera controllata le calcificazioni coronariche all’interno della parete del vaso, che può quindi essere rimodellato in sicurezza durante l’angioplastica, ha fatto la differenza. (Leggi l'approfondimento sulla procedura di litotrissia

In cima alla lista delle priorità del neopresidente c’è una campagna di comunicazione per sensibilizzare le persone a tornare a sottoporsi ai controlli: “In moltissimi per la paura del Covid hanno rinunciato anche a quelli non invasivi”, ricorda Marchese.

Poi ci sono l’istituzione di borse di studio e le missioni nei Paesi in via di sviluppo. “Alcuni colleghi sono stati in Africa o in aree di crisi, portando il know-how in zone del pianeta molto indietro in materia di innovazione tecnologica e applicazione dei protocolli medici della cardiologia interventistica”.
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