Quando l’insufficienza mitralica diventa complessa e come si interviene?
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Quando l’insufficienza mitralica diventa complessa e come si interviene?

L’insufficienza mitralica è una patologia che compromette il corretto funzionamento di una delle valvole del cuore, appunto la valvola mitrale, che a causa di un difetto di chiusura, non è più in grado di assicurare il passaggio del flusso sanguigno dall’atrio al ventricolo. Esistono diversi gradi di insufficienza mitralica che può essere lieve, moderata e/o severa. In questo ultimo caso la severità - che indica la necessità di un intervento chirurgico – può essere associata alla complessità e si parla infatti di insufficienza mitralica complessa.
 
Le valvole mitraliche complesse devono essere riparate in fase precoce, per evitare che si arrivi ad una disfunzione dell’atrio e del ventricolo sinistro e per scongiurare l’insorgenza di altre complicanze come possono essere l’ipertensione polmonare e la fibrillazione atriale persistente.
 
Si definisce complessa quando l’insufficienza della valvola mitrale è determinata dalla alterazione di più componenti anatomiche. La valvola mitralica è costituita da due lembi, anteriore e posteriore, uniti ad un elemento circolare a forma di anello e sorretti da corde tendinee come se fosse un paracadute. Quando la disfunzione interessa due o più delle sue strutture morfologiche, si parla di insufficienza mitralica severa complessa (complex).
 
A causare questa patologia è nella maggior parte dei casi la sindrome di Barlow conosciuta anche come sindrome da prolasso valvolare mitralico, che ha una incidenza maggiore nei soggetti giovani e colpisce il 5-10 per cento della popolazione mondiale. La sindrome spesso ereditaria comporta una degenerazione del tessuto connettivo di lembi e corde della valvola mitrale che se non trattata per via chirurgica può rappresentare un pericolo di vita per il paziente. Nei soggetti anziani invece la insufficienza mitralica complessa può essere causata dalla progressiva degenerazione fibroelastica localizzata alla valvola mitrale.
 
La patologia può non dare sintomi per tanto tempo, e manifestarsi solo quando è in stadio avanzato con palpitazioni, tachicardia sopraventricolare, affanno. Per questo è importante arrivare ad una diagnosi precoce attraverso l’esecuzione di un buon esame ecocardiografico transtoracico esterno che permette di individuare l’insufficienza mitralica severa complessa. Mentre la terapia per questo tipo di insufficienza è esclusivamente chirurgica e attualmente nei centri specializzati nel trattamento delle patologie valvolari la riparazione è considerato il gold standard della chirurgia mitralica.
 
 
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