Le ultime novità e innovazioni nel trattamento della patologia valvolare aortica saranno al centro di “
Aortic Mics” (Minimally invasive cardiac surgery), il
primo meeting Internazionale sulla valvola aortica organizzato da
GVM Care & Research, il
10 e 11 maggio a Bari.
Ad aprire i lavori, il direttore del meeting, il
Prof. Giuseppe Speziale,
Vice Presidente di GVM e
Coordinatore nazionale delle Cardiochirurgie del Gruppo, mentre
i responsabili Scientifici sono il
Prof. Domenico Paparella, dell’Università di Bari e responsabile della
Cardiochirurgia di
Ospedale Santa Maria, il Dott.
Alfredo Marchese, responsabile della
Cardiologia interventistica e il Dott.
Cataldo Labriola, responsabile della
Terapia intensiva di Ospedale Santa Maria.
La patologia della valvola aortica, in particolare la
stenosi aortica, è una malattia che colpisce oltre
un milione di italiani e ben il
10% degli over 65. Come confermato dagli ultimi dati diffusi dall’
American College of Cardiology a New Orleans, la patologia aortica resta
la più frequente tra le alterazioni valvolari. Può manifestarsi
in età giovanile o adulta per effetto di
cardiopatie congenite,
endocarditi batteriche, anomalie degenerative precoci,
patologie della radice aortica oppure nell’anziano per la tipica
degenerazione calcifica senile.
Nell’ultimo decennio il trattamento della valvulopatia aortica ha subito notevoli cambiamenti grazie alla capillare diffusione di
tecniche di impianto di protesi transcatetere, impiegate generalmente nei pazienti a più alto rischio, e all’
evoluzione della chirurgia che ha introdotto approcci mini-invasivi,
nuove protesi ed ausili peri-operatori che rendono gli interventi chirurgici maggiormente sicuri e ben tollerati.
Negli ospedali GVM il 70% delle procedure oggi applicabili alla valvola aortica viene eseguito in chirurgia mininvasiva e il
30% con approcci transcatetere: il ricorso a questo tipo di chirurgia implica per il paziente una
più rapida ripresa post operatoria, una
riduzione delle complicanze legate a infiammazioni e sanguinamenti, oltre ad una drastica
riduzione della mortalità a 30 giorni che si è dimezzata in dieci anni passando
dal 2,1% all’1,2% come emerso da un recente studio sui risultati delle Cardiochirurgie GVM e consegnato all’
American Association of Thoracic Surgery, la più importante associazione a livello internazionale dedicata alla cardiochrirugia.
Nel corso del Congresso si discuterà anche delle
strategie terapeutiche più indicate per i pazienti giovani affetti da valvulopatia aortica con particolare riferimento alle
tecniche riparative e l’intervento di Ross; si tracceranno i percorsi
per i pazienti anziani a più alto rischio in cui è fondamentale la stretta collaborazione tra
cardiologi, cardiochirurghi ed intensivisti per scegliere il trattamento più adatto e saranno
mostrati in diretta dall’Ospedale Santa Maria oppure registrati, diversi interventi chirurgici e transcatetere di riparazione o sostituzione della valvola aortica.
Tra i relatori, il
Prof. Tirone David, uno dei pionieri della tecnica di riparazione della valvola aortica, docente della Università di Toronto, e autore di numerosi e fondamentali lavori scientifici sulla chirurgia riparativa della valvola aortica e mitrale. L’11 maggio in diretta dalle sale operatorie di Ospedale Santa Maria il dottor David eseguirà anche un intervento live alla valvola aortica mostrando la tecnica riparativa.
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