Aortic MICS: i vantaggi dell’approccio mininvasivo nella chirurgia della valvola aortica

Aortic MICS: i vantaggi dell’approccio mininvasivo nella chirurgia della valvola aortica

Le terapie chirurgiche per le patologie della valvola aortica (stenosi e insufficienza aortica) negli ospedali di GVM Care & Research sono sempre più orientate ad impiegare un approccio mininvasivo. La chirurgia mininvasiva è finalizzata alla riduzione significativa dei tempi di recupero post operatori, delle eventuali complicanze correlate ad un intervento tradizionale con incisione dello sterno e ad una ripresa rapida delle attività quotidiane dei pazienti.
 
A conferma dello sviluppo delle tecniche cardiochirurgiche e dei suoi effetti benefici sulla qualità della vita dei pazienti, gli esiti di un importante studio scientifico condotto all’interno delle Cardiochirurgie GVM che ha confrontato i risultati a lungo termine della mini invasività applicata al trattamento chirurgico delle patologie aortiche con quelli della chirurgia tradizionale, mettendo in evidenza che il tasso di mortalità  nella procedure moderne è addirittura dimezzato. 
 
La ricerca scientifica - che intanto è stata accettata dall’American Association of Thoracic Surgery , associazione di riferimento mondiale nella cardiochirurgia - ha messo a confronto in particolare due gruppi di pazienti, operati alla valvola aortica dal 2011 al 2017 con una media di 72 anni di età e con le stesse condizioni e comorbidità preoperatorie. E’ emerso che il tasso di mortalità nei pazienti operati con chirurgia mininvasiva è pari a 1,2% a fronte del 2,1% dell’altro gruppo operato con chirurgia tradizionale, a conferma della maggiore sicurezza degli interventi attuali e di una maggiore selezione dei pazienti.
 
Il dato emerso dallo studio sarà uno dei temi di dibattito dell’Aortic Mics, (Minimally invasive cardiac surgery), Congresso internazionale promosso da GVM e da Ospedale Santa Maria, alla sua prima edizione, dedicato ai più recenti sviluppi dei trattamenti sia chirurgici che percutanei della patologia valvolare aortica, in programma a Bari il 10 e l’11 maggio  e i cui responsabili scientifici sono il Prof. Domenico Paparella, il dott. Alfredo Marchese e il Dott. Cataldo Labriola, dell'heart team di Ospedale Santa Maria.

A introdurre i lavori il Prof. Giuseppe Speziale, Vice presidente GVM e Coordinatore delle Cardiochirurgie del Gruppo, cardiochirurgo specializzato nel trattamento chirurgico mininvasivo delle patologie valvolari. “Oggi sono diverse le procedure applicabili alla valvola aortica malata, di cui il 70% viene eseguito in chirurgia mininvasiva e il 30% con approcci transcatetere – dichiara il Prof. Speziale – e lo studio che abbiamo elaborato dimostra il costante investimento sulla formazione e sull’aggiornamento delle tecniche chirurgiche per curare le tutte le patologie cardiache, con l’obiettivo di mettere sempre il paziente al centro delle terapie e fornirgli il trattamento più adeguato”.
 
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