Cardiopatia ischemica, prevenirla con una TC? Oggi si può.
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Cardiopatia ischemica, prevenirla con una TC? Oggi si può.

Prevenire una cardiopatia ischemica? Si può. E non soltanto seguendo corretti stili di vita. Oggi è la diagnostica a venire incontro a chi, per cause genetiche, è considerato a rischio. 
Sono le potenzialità della Cardioradiologia, nuova branca della Diagnostica per Immagini, che utilizza due metodiche: la TC multistrato e la Risonanza Magnetica.

Utilizzate per il cuore sono anche capaci di svolgere azione preventiva. 
Ce lo spiega il dott. Massimiliano Sperandio, responsabile della Radiologia Interventistica dell'Istituto Clinico Cardiologico di Roma.

La TC delle coronarie - spiega il dott. Sperandio - ci permette non soltanto di valutare il lume delle arterie coronarie ma anche la loro parete. Va sottolineato che la coronaropatia è un patologia che colpisce proprio la parete delle coronarie. In questo modo possiamo valutare come la placca, alla base della stenosi, si sviluppa durante la patologia. Quindi con la TC multistrato analizzeremo la prima fase della patologia, conosciuta come rimodellamento parietale positivo fino all'evoluzione del rimodellamento negativo che altro non è che la stenosi, ovvero il restringimento del lume, trattato con esame coronarografico standard ampiamente conosciuto. In ultimo va detto che la TC multistrato è una indagine eseguita in regime ambulatoriale”.

Per quali pazienti è maggiormente indicata questa indagine?

È possibile utilizzarla come screening ad ampio raggio dopo aver selezionato bene i pazienti per i quali è possibile prevedere un uso del genere. Pensiamo, ad esempio, a tutti i soggetti con elevato rischio di cardiopatia ischemica per cause genetiche ma asintomatici che per questo non andrebbero a fare un esame di coronarografia, o pazienti con elevati livelli di colesterolo e trigliceridi attribuibili a patologie familiari. Andremo a valutare il circolo coronarico nella sua interezza dall'origine degli osti coronarici fino ai terzi più distali. Si consideri che se l'esame di Cardio TC ha come risultato l'assenza di una patologia significativa vuol dire che al momento non ci sono patologie che richiedono un trattamento immediato, in termini tecnici si chiama valore predittivo negativo, in letteratura stimato attorno al 97 98%."

Dunque in determinati pazienti la TC del Cuore può aiutare a prevenire una cardiopatia ischemica. Per chi invece non è indicata?

La Tc è indicata per i pazienti a rischio intermedio, per contro non è indicata per chi è ritenuto ad alto rischio di patologia coronarica.

La Risonanza Magnetica, invece, quali potenzialità ha rispetto alla TC?

La TC e la risonanza sono metodiche complementari. Una non si sostituisce all'altra ma aiuta ad ottenere una valutazione più completa. Se la TC, come detto, fornisce una valutazione del lume coronarico, la Risonanza ci permette di ottenere informazioni sull'attività del ventricolo sinistro, dà un valido apporto al cardiologo clinico o al cardiochirurgo per valutare la vitalità del miocardio. In buona sostanza sarà in grado di dirci esattamente se nel muscolo c'è o meno la presenza di fibrosi miocardica dovuta ad evento ischemico naturale, ossia se l'infarto ha lasciato o meno cicatrici.
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