L'intervento di Ross
Interventi chirurgici

L'intervento di Ross

L’intervento di Ross è indicato per la correzione chirurgica della stenosi o insufficienza valvolare aortica. La valvola aortica, localizzata proprio all’inizio dell’aorta, permette al sangue ossigenato di fluire dal ventricolo sinistro in aorta e quindi in tutto il corpo.
La stenosi della valvola provoca quasi un restringimento che rende più difficile questo percorso. L’insufficienza della valvola, invece, provoca un rigurgito del sangue all’indietro verso il ventricolo stesso, aumentando quindi lo sforzo che il cuore deve compiere per pompare il quantitativo di sangue necessario.

La valvola aortica normale è composta da tre parti chiamate cuspidi o lembi. La stenosi valvolare è dovuta ad un’alterazione delle cuspidi; generalmente una valvola stenotica è unicuspide o bicuspide.

L’insufficienza valvolare avviene quando i lembi aortici non coaptano, cioè non si chiudono adeguatamente. In questo modo parte del sangue pompato dal ventricolo in circolo ritorna indietro nel ventricolo nuovamente.

Alcune volte la stenosi è severa e serrata per cui i sintomi possono comparire molto precocemente. D’altra parte nei soggetti giovani con stenosi aortica i sintomi si possono manifestare più tardivamente. I sintomi comprendono angina, dispnea, aritmie, intolleranza allo sforzo. La necessità di un intervento è legata alla severità della stenosi, alla gravità dei sintomi e al grado di alterazione della funzionalità ventricolare.

Con l’intervento di Ross la valvola aortica del paziente viene sostituita con la sua stessa valvola polmonare (autograft polmonare). Un autograft è un condotto trasferito da una parte ad un’altra del cuore del paziente. Un homograft è un condotto prelevato e impiantato tra animali della stessa specie, ma individui diversi.

I risultati di questo intervento dopo ben 35 anni sono eccellenti in termini di durata dell’homograft pomonare. L’intervento è effettuato in circolazione extracorporea e prevede il prelievo dell’autograft polmonare dalla parte destra del cuore e trasferito nella parte sinistra dopo aver escisso la valvola aortica stenotica o insufficiente. Durante l’intervento il chirurgo deve anche “staccare”  l’imbocco delle arterie coronarie e reimpiantarle sull’homograft polmonare. Nel sito da dove si preleva l’arteria polmonare viene impiantato un homograft.

Vantaggi

Questo intervento non richiede l’assunzione di anticoagulante da parte del paziente. La valvola autograft non è soggetta a deterioramento come le valvole porcine o costruite con pericardio e inoltre è più resistente alle infezioni. I pazienti hanno un elevato livello di qualità di vita, soprattutto in virtù del fatto che non sono anticoagulati.

Attualmente il rischio operatorio per questo intervento, in mani esperte, è identico a quello della sostituzione valvolare con una protesi qualsiasi, ma offre il vantaggio rispetto all’intervento tradizionale di una migliore qualità di vita.
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