L’Ospedale Santa Maria di Bari di GVM Care & Research si è recentemente dotato di un
Toracoscopio 3D. Questa nuova tecnologia porterà ulteriori vantaggi ai pazienti che si sottoporranno a interventi di
cardiochirurgia mininvasiva. Li ha raccontati il prof.
Domenico Paparella, responsabile dell’U.O.
Cardiochirurgia dell’Ospedale barese.
Da tempo all’Ospedale Santa Maria di Bari si eseguono interventi di
chirurgia mitralica -e non solo- con un approccio mininvasivo. Un approccio che comporta anche la tendenza a riparare anziché sostituire le valvole. Nel centro circa il 95% degli interventi di chirurgia mitralica si esegue in approccio mininvasivo con risultati eccellenti.
“Prima intervenivamo in toracoscopia, utilizzando una camera che veniva introdotta nel torace e riproduceva su uno schermo ciò che vi è all’interno”, spiega il professore. “Da poco, però, l’ospedale si è dotato di un dispositivo tecnologicamente ancora più avanzato: un toracoscopio tridimensionale. Per il cardiochirurgo, “la toracoscopia in 3D consente al chirurgo di avere percezione della profondità”.
Per far comprendere meglio l’utilità dello strumento, il professore sceglie l’esempio dei film in 3D: “allo stesso modo il nuovo toracoscopio tridimensionale in uso all’Ospedale Santa Maria di Bari, consente al chirurgo – che come al cinema indossa degli appositi occhiali - di avere percezione della profondità”.
Questo comporta una serie di benefici per il paziente che si sottopone a un intervento mininvasivo a carico della
valvola mitralica: il gesto chirurgico è molto facilitato ed aumenta anche la precisione. Inoltre, gli accessi chirurgici vengono ulteriormente ridotti a solo pochi centimetri e diminuiscono anche i tempi dell’intervento. Questi benefici si traducono, alla fine, in un indubbio vantaggio clinico per il paziente.
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