GVM al MICS 2018 sulle patologie mitraliche
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I medici GVM al MICS 2018: confronto sulle best practice delle patologie mitraliche

Il MICS 2018 – Congresso biennale internazionale dedicato alla chirurgia mitralica e organizzato da Mitral Academy, associazione fondata dal dottor Giuseppe Speziale - ha fornito diversi spunti di dibattito sia sotto il profilo degli avanzamenti in campo tecnologico e biomedicale sia dal punto di vista delle novità introdotte negli approcci e nelle fasi procedurali. Numerosi esperti di cardiologia, di cardiochirurgia e cardiologia interventistica si sono confrontati sulle “best mitral practice” e sulle migliori procedure diagnostiche disponibili a livello mondiale, prestando particolare attenzione alla chirurgia riparativa.
Tra gli invitati e i membri della Faculty, oltre ai componenti del board, diversi specialisti di GVM Care & Research.
 
All’interno delle singole sessioni sono state affrontate tematiche di forte interesse medico-scientifico. Il dottor Alberto Albertini, responsabile della Cardiochirurgia di Maria Cecilia Hospital (Cotignola), è stato tra i partecipanti al dibattito conclusivo della prima sessione - dal titolo “Indications for treatment - portando in dote anche l’esperienza della struttura sanitaria ravennate, riconosciuta a pieno titolo la Cardiochirugia dell’ASL Romagna.
 
Protagonista del Live in Box “Surgical techniques how i repair” è stato il dottor Marco Moscarelli (Anthea Hospital, Bari) autore rispetto ad un tema piuttosto sentito in ambito specialistico: il “Relock approach”. Nella sessione riservata alla Chirurgia minimamente invasiva, quale partecipante all’incontro di chiusura, il dottor Domenico Paparella, responsabile della Cardiochirurgia di Ospedale Santa Maria di Bari si è invece soffermato sui quesiti che a tutt’oggi meritano ulteriore approfondimento. E, ancora, relatore del focus “Transcatheter mitral and tricuspid Approach” (L’approccio transcatere alle valvole mitrale e tricuspide), pure il dottor Alfredo Marchese, coordinatore della Cardiologia interventistica ad Anthea Hospital (Bari).
 
Il Professor Luigi Martinelli, cardiochirurgo di Iclas Rapallo, ha aperto gli interventi declinati sulle Procedure transapicali, trattando la metodica Neochord di cui il Centro ligure è uno dei principali riferimenti non soltanto nazionali. Infine, i due contributi apportati dal dottor Roberto Coppola, responsabile della Cardiochirurgia di Iclas, e dal dottor Vinicio Fiorani, nuovo responsabile della Cardiochirurgia di Salus Hospital (Reggio Emilia) in merito al Concomitante rigurgito tricuspidalico innescato in rapporto alla patologia della valvola mitralica. Fino ad arrivare, a completamento del simposio, alla relazione del professor Roberto Ferrari, Direttore scientifico GVM Care & Research, sul futuro della cardiologia ‘mediato’ ogni giorno di più dal ruolo del progresso digitale.
 
A coordinare le sessioni del MICS 2018 il professor David Adamsdirettore del Mitral Valve Repair Reference Center del Mount Sinai Hospital di New York e presidente dell’American Association For Thoracic Surgery (AATS); il professor Khalil FattouchResponsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Cardio-Toraco-Vascolare di Maria Eleonora Hospital di Palermo, struttura d’eccellenza della cardiochirurgia siciliana di GVM Care & Research; e il professor Patrizio Lancellottidirettore dell’unità di Cardiologia intensiva e professore di Medicina Clinica all’Università di Liège in Belgio.
 
L’importanza della riparazione della valvola mitrale attraverso interventi mininvasivi nei Centri di eccellenza, la valorizzazione della formazione continua dei medici nel rispetto dei pazienti, la costruzione di un percorso di qualità con enti e istituzioni in un settore tanto delicato come quello della salute e infine l’incremento dei Centri di Alta Specialità sul territorio nazionale. Toccando questi quattro temi, il dottor Giuseppe Speziale, fondatore della Mitral Academy, ha concluso i lavori del MICS 2018. Una buona riparazione dura tutta la vita, ossia ha una durata ottimale nel tempo – ha dichiarato il dottor Speziale. – Un paziente dopo la riparazione della valvola mitrale può tornare a condurre una vita del tutto normale, sport compresi, evitando solo di sottoporsi a sforzi estremi”.
 
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