L’equipe di Cardiochirurgia e Perfusione cardiovascolare di
Anthea Hospital di Bari sarà protagonista il prossimo 29 aprile al Congresso internazionale di Amsect, associazione americana incaricata di scrivere le Linee Guida sulle tecnologie della circolazione extracorporea, che quest’anno si terrà a San Diego, in California.
Tra i 1200 partecipanti provenienti da tutto il mondo, ci sarà anche il team di Anthea Hospital, guidato dal
dottor Ignazio Condello, responsabile formazione e qualità perfusione di GVM Care & Research.
Il prestigioso Congresso, sponsorizzato dal Mitral Conclave, ha accettato tre studi curati dal dottor Condello sulle più recenti tecniche di circolazione extracorporea mininvasiva (MIECC). Il team di Cardiochirurgia di Anthea Hospital – diretto dal
dottor Giuseppe Speziale - ha perfezionato la propria competenza nell’ambito della perfusione cardiovascolare adottando metodiche finalizzate a ridurre tutte le alterazioni fisiopatologiche tipiche della circolazione extracorporea convenzionale, come le infiammazioni del sangue, che impattano in modo diretto indiretto sul recupero del paziente cardiochirurgico.
Uno dei tre studi è focalizzato sull’
uso della mini-CEC in emodinamica, per ridurre eventuali complicanze che possono insorgere durante procedure interventistiche finalizzate al trattamento dell’arresto cardiaco.
“Le procedure interventistiche sono destinate ai pazienti che non possono tollerare interventi tradizionali" – spiega il dottor Condello -
"ma tali procedure, anche se raramente, possono evolvere in complicanze, quindi necessitano di un supporto. Facendo una review della letteratura" – prosegue il perfusionista –
"abbiamo visto che, applicando la mini cec su questa tipologia di pazienti che hanno una complicanza in corso di procedura percutanea, si ottengono risultati molto soddisfacenti. In tal senso le procedure interventistiche non sono più solo appannaggio del cardiologo interventista ma richiedono un approccio multidisciplinare, in cui rientra anche la figura del perfusionista."
Il secondo studio tratta dell’
uso della dopamina, un neurotrasmettitore che viene utilizzato come inotropo nella gestione anestesiologica, ossia un farmaco che aumenta le performance di contrattilità cardiaca e di resistenza vascolare.
“Per la prima volta fuori dalle Linee Guida" – aggiunge il dottor Condello –
"abbiamo visto che usando la dopamina, i valori di emoglobina nei pazienti tendono ad essere ottimali e si dà loro la possibilità di avere più ossigeno, azzerando la necessità di trasfusioni. Questo si traduce" – prosegue -
"in una riduzione della mortalità, e delle comorbidità e nello stesso tempo in una riduzione dei costi sul Servizio Sanitario Nazionale."
Il terzo studio ha analizzato l’impiego della circolazione extracorporea minimamente invasiva e in particolare
i vantaggi sui pazienti che, grazie a questa procedura, hanno una riduzione della infiammazione sistemica e recuperano più velocemente nella fase post operatoria. Dallo studio emergono infatti dati interessanti sul migliore impatto della mini-CEC sui pazienti dovuto alla
combinazione della mininvasività anatomica, ossia gli interventi mininvasivi al cuore, con la mininvasività biologica.
La partecipazione di Anthea Hospital al Congresso internazionale di San Diego rappresenta un importante e prestigioso riconoscimento per l’ attività della cardiochirurgia di GVM. Gli studi di perfusione cardiovascolare del team barese sono stati accettati anche dal Congresso Euro-ELSO 2018 di Praga, il settimo simposio europeo incentrato sulle terapie extracorporee di supporto vitale e da PRC 2018, il più importante congresso europeo sulla cardiologia interventistica.