Settecento i ‘casi’ affrontati in tutto il mondo fino ad oggi, 34 dei quali - il 5% del totale - eseguiti all’interno di 3 strutture di Alta Specialità GVM Care & Research:
Iclas di Rapallo,
Salus Hospital di Reggio Emilia e
Maria Eleonora Hospital di Palermo.
La
Neochord, questo il nome della metodica, è entrata nella pratica clinica nel 2013 ed è dedicata alla risoluzione
dell’insufficienza mitralica degenerativa derivante dal prolasso o dalla fluttuazione (flail) di un lembo della mitrale, la valvola che regola il flusso sanguigno tra atrio sinistro e ventricolo sinistro del cuore. L’intervento di riparazione si riassume nell’impianto, tramite controllo con ecocardiogramma, di corde tendinee artificiali al posto di quelle naturali non più idonee e danneggiate dalla malattia. Corde che nella valvola sana mantengono nella giusta posizione i lembi (le cuspidi) valvolari permettendo il fisiologico passaggio ematico tra una camera cardiaca e l’altra. I filamenti sintetici applicati sono in Gore-Tex; hanno uno spessore di circa 1 millimetro e lunghezza variabile dai 5 ai 7 centimetri.
Il cardiochirurgo procede all’intervento grazie all’utilizzo di un sistema molto simile alla ‘tradizionale’ macchina da cucire. La procedura si effettua ‘a cuore battente’, non richiede l’utilizzo della circolazione extracorporea e il taglio chirurgico è di pochi centimetri nella parte laterale del torace (minitoracotomia).
Le risultanze dell’innovativa tecnica interventistica hanno costituito il tema delle 3 presentazioni ad altrettanti congressi di rilievo internazionale svoltisi - da aprile e maggio - negli Stati Uniti (il Mitral Conclave di New York), in Italia (il Congresso AMCO di Rimini) e in Francia (all’EuroPCR di Parigi) da parte del
Professor Luigi Martinelli, cardiochirurgo di Iclas, dalla
Dottoressa Vered Gil Al e dal
Dottor Guido Gigli, entrambi cardiologi dell’Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità.
“La casistica illustrata - spiega il Professor Martinelli - si riferisce al periodo luglio 2015 - novembre 2016. Complessivamente nelle 3 strutture GVM Care & Research di Rapallo, Reggio Emilia e Palermo abbiamo sottoposto alla Neochord,
34 pazienti con un’età media di 65 anni: 26 uomini (il 74% del campione esaminato) e 8 donne (pari al 24%). In 20 di essi e secondo la classificazione adottata dalla
New York Heart Association (NYHA) la sintomatologia legata all’insufficienza ‘severa’ della valvola mitrale si manifestava dopo un’attività fisica ordinaria, mentre in 11 anche
in ragione di un’attività fisica inferiore all’ordinario”.