Come si seleziona un paziente per l’intervento di riparazione della valvola mitrale?
Notizie da GVM

Come si seleziona un paziente per l’intervento di riparazione della valvola mitrale?

Dott. Moscarelli: l’età parametro non esaustivo. Valutare il paziente nella sua interezza

 
Come vengono selezionati i pazienti idonei a un intervento di cardiochirurgia mininvasiva della valvola mitrale? Ecco quanto spiegato dal dottor Marco Moscarelli, dell’ Anthea Hospital GVM di Bari, nel corso di un’intervista da parte della Mitral Academy.

“L’età è un numero che non è esaustivo delle condizioni biologiche del paziente. Più che di età come numero parlerei del paziente nella sua interezza. Potremmo sottoporre a un intervento chirurgico pazienti di età avanzata o molto avanzata se in buone condizioni biologiche ma tutto dipende da quanto accurata e precisa è la valutazione complessiva condotta sul singolo soggetto”.

La selezione del paziente in chirurgia della mitrale è un processo complesso in cui si gioca il successo dell’intervento. Viene valutato, ad esempio, l’attività fisica e motoria svolta fino al momento dell’intervento, le abitudini quotidiane, le precedenti procedure chirurgiche subite anche in altri ambiti.

È l’Heart Team – il gruppo di specialisti che collaborerà all’operazione seguendo un approccio multidisciplinare – a prendere questa decisione, valutando le singole peculiarità del caso in relazione alla performance dell’intervento. L’Heart team oggi ha una funzione cardine nella valutazione preoperatoria dei malati. Si prendono in considerazione diversi parametri tra cui l’età, l’attività fisica etc., per avere una valutazione complessiva dello stato di salute del paziente”.

All’Anthea Hospital GVM di Bari si preferisce un approccio mininvasivo nelle operazioni alla valvola mitrale, in generale per ridurre al minimo l’impatto sul paziente e in particolare per pazienti complessi. “Questo approccio non è solamente estetico”, spiega il dott. Moscarelli. “Riducendo l’invasività biologica e strutturale si riducono le complicanze nel paziente”.

Un approccio mini invasivo richiede tecniche smart. Una di queste è la Relock Technique, che permette con gesti semplificati la riparazione di valvole mitraliche anche complesse in tempi brevi. “È una tecnica che usiamo da tempo a Bari all’Anthea Hospital e abbiamo un follow-up validato a distanza di anni con ottimi risultati. Questo nella chirurgia mitralica è importante. Avere un risultato controllato a distanza di anni è un’evidenza scientifica inconfutabile e avere un confronto con malati che sono stati operati dieci anni fa, con la possibilità di controllare l’operato svolto nel corso di questi anni, per noi è prezioso per perfezionare le tecniche e per verificare i benefici sul paziente anche a lungo termine”.
 

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