Dormire bene per il cuore
Stile di vita

Dormire bene per il cuore

L'insonnia rappresenta un rischio concreto per il nostro cuore. Una persona su due che soffre di disturbi del sonno ha più probabilità di sviluppare ipertensione arteriosa e complicazioni cardiovascolari. Un dato sensibile, diffuso dall’Aims, l’Associazione italiana medicina del sonno. 

Dormire bene è un bisogno primario per il nostro benessere psicofisico. Piuttosto nutrita è tuttavia la schiera di quanti non conoscono riposi indisturbati. 
Apnee notturnemicro risvegli incoscienti, miocloni: questi sono solo alcuni dei disturbi di cui soffre circa un quarto della popolazione mondiale. Un'incidenza che va di pari passo con una generale propensione ad eludere il problema, evitando quindi di parlarne con il proprio medico. La tendenza è quella di sottovalutare il disturbo, che in realtà comporta problemi concreti. Questo genere di patologie tende inoltre a differenziarsi a seconda del sesso. 
Se le donne sono più colpite da insonnie, le apnee - ovvero la temporanea cessazione dei movimenti respiratori, volontaria o riflessa - colpiscono in misura maggiore gli uominiNon vi sono invece distinzioni sui rischi connessi e le conseguenze per la salute

Il primo a soffrirne è proprio il cuore
Le evidenze cliniche e sperimentali degli ultimi anni hanno rafforzato un concetto già presente nella letteratura scientifica, quello che sostiene il peggioramento delle patologie del sistema cardiovascolare in soggetti che soffrono di disturbi del sonno. Perché?
Nei momenti di veglia forzata la pressione intratoracica aumenta a causa dell'incremento dello sforzo inspiratorio. Tutto ciò si traduce in una maggiore coagulabilità del sangue e in un aumento della pressione arteriosa.
La quantità di sangue che il cuore espelle durante ogni singolo battito, invece, diminuisce, con conseguenze a carico del cuore e del sistema nervoso centrale. Insonnia edisturbi ad essa affini non hanno solo conseguenze puramente fisiche, ma anche di natura psichica
Il noto aforisma di Dumas Il sonno è una divinità capricciosa e proprio quando lo si invoca, si fa aspettare esprime piuttosto bene il livello di frustrazione che le ore di veglia forzata provocano.
Irritabilità, stress e depressione sono dirette conseguenza delle notti trascorsi in bianco. 

Come ritrovare la serenità tra le braccia di Morfeo?
In primo luogo è bene sottoporsi a un'attenta visita specialistica, anche attraverso laboratori attrezzati con mezzi sofisticati per misurare i parametri legati al riposo e alla veglia. 

Vi sono poi una serie di buone norme da applicare che prevedono: 
  • il controllo del peso (le apnee tendono a colpire maggiore persone in sovrappeso o obese)
  • l'astensione dal fumo e la riduzione dei consumi di alcool e caffeina 
  • la regolarità: è preferibile andare a letto e svegliarsi alla stessa ora anche durante i weekend e le vacanze 
  • l'esercizio fisico da effettuare 5-6 ore prima di coricarsi. 
Per saperne di più sui problemi legati al sonno e i rischi cardiovascolari è di interessante lettura il documento pubblicato dall'Associazione Italiana Medicina del Sonno:Disturbi del sonno e rischio cardiovascolare. Guida pratica per la medicina generale.
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