I mesi invernali, con le ondate di gelo e maltempo, rappresentano un concreto pericolo per il cuore.
La
diminuzione della temperatura, infatti, provoca un incremento del
rischio di infarti, trombosi e disturbi anche seri per i cardiopatici e per le persone con problemi come pressione alta, valvulopatia, cardiopatia ischemica e angina.
Perché?
Il freddo agisce sul nostro muscolo cardiaco provocando un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Diretta conseguenza è l'
aumento del carico di lavoro che il cuore è costretto ad affrontare. Se a questo vi aggiungiamo un ulteriore affaticamento, come lo sforzo che possiamo compiere, ad esempio, spalando la neve o liberando l'automobile dal ghiaccio, ne consegue un’elevata necessità di ossigeno che può portare, in soggetti predisposti, al rischio di infarto.
È sempre il
freddo una delle cause deputate all'
aumento della capacità delle piastrine di aggregarsi, fenomeno che comporta la liberazione di adrenalina e neoadreanalina nel sangue e il consequenziale rischio di trombi nelle coronarie.
Fresco di pubblicazione digitale è inoltre uno
studio americano, presentato al congresso scientifico dell'American Heart Association e interessato proprio a dimostrare come, durante i mesi invernali, i decessi per infarti, ictus e analoghe malattie cardiovascolari subiscano un'impennata del 26-30%. Gli autori sottolineano come il freddo sia causa di vasocostrizione, fenomeno strettamente connesso a infarti e ictus.
Un pericolo concreto a cui si vanno ad aggiungere malattie stagionali e influenza, che possono a loro volta provocare complicazioni non indifferenti per quanti già soffrono di disturbi cardiovascolari.
Cosa fare dunque per “tenere il cuore al caldo” e difendersi al meglio dal gelo?
Un decalogo di buone norme da seguire durante i mesi invernali viene proprio dal
Ministero della Salute che ha redatto una
pratica guida per combattere le conseguenze delle basse temperature sulla salute. 10 suggerimenti per proteggersi dai malanni invernali.
Per
quanti soffrono di disturbi cardiovascolari consigli e accorgimenti aumentano.
Le buone regole da tenere sempre a mente riguardano, in primo luogo, l'
alimentazione. Una dieta equilibrata, povera di grassi, zuccheri, carboidrati e proteine andrebbe privilegiata.
Preferire la varietà di
carni bianche, pesce, frutta e verdura è sicuramente un ottimo punto di partenza. Per scongiurare crisi anginose o rischio d'infarto è sempre buona norma
evitare fumo e stress psico-fisici.
Gli esperti consigliano infine di tendere l'orecchio ai
campanelli d'allarme, quali dolore al centro del petto, affanno, palpitazioni e anomalie del ritmo cardiaco.