Smog e Cardiopatie
Prevenzione

Smog e Cardiopatie

Traffico, inquinamento elettromagnetico e polveri sottili sono pericolosi per il cuore? Consigli per difendersi.

Gli effetti dello smog sulla salute sono noti e sono numerosi gli studi epidemiologici che evidenziano come all'inquinamento si associano conseguenze sia a breve che a lungo termine che vengono chiamati rispettivamente effetti acuti ed effetti cronici. 
Tra i principali effetti acuti documentati vi sono:
  • Aumento dei ricoveri per asma e malattia polmonare ostruttiva cronica;
  • Diminuzione della funzionalità polmonare e aumento dei sintomi respiratori acuti in bambini e adulti;
  • Aumento dei ricoveri e della mortalità giornaliera in particolare per cause cardiovascolari.
Uno studio recente ha confermato proprio come la salute cardiaca possa essere seriamente compromessa da monossido di carbonio e biossido di azoto, che entrano nel flusso sanguigno. La ricerca, condotta dalla British Heart Foundation e pubblicata sulla rivista The Lancet, è stata effettuata da un team internazionale di ricercatori che ha accorpato i dati provenienti da 12 diverse nazioni.

Il nesso causale fra l'aumento della concentrazione degli inquinanti nell'aria e il l'immediato aggravarsi dello scompenso cardiaco - quella particolare condizione per cui il cuore non riesce più a pompare la quantità di sangue necessaria all'organismo - è emerso senza alcuna possibilità d'equivoco. I ricercatori hanno infatti dimostrato che per quanti soffrono di scompenso il rischio di essere ricoverati in ospedali e di morire aumenta del 3,52% se il monossido di carbonio aumenta di una parte per milione, del 2,36% se il biossido di zolfo aumenta di 10 parti per miliardo, dell'1,7% se il biossido di azoto aumenta di 10 parti per miliardo, del 2,12% per ogni incremento di 10 μg/m3 di PM2,5 e dell'1,36% per uno stesso aumento di PM10. 
L'effetto è immediato, giacché si manifesta il giorno stesso della massima esposizione. 

Come agisce lo smog contro il nostro cuore?

Le sostanze inquinanti hanno una duplice azione negativa nel nostro apparato cardiaco: da un lato le polveri sottili che passano nel circolo sanguigno possono provocare un'infiammazione che facilita la formazione di ischemie, trombi e placche aerosclerotiche. D'altra parte lo stress chimico provocato dalle particelle inquinanti agisce nel sistema nervoso autonomo generando aritmia e danni progressivi a cuore e coronarie. 

Se è vero che non è possibile eliminare il problema alla radice, ogni cittadino - specie cardiopatici e soggetti a rischio - può tuttavia mettere in pratica alcune precauzioni per salvaguardare la propria salute. Si tratta di piccole regole di vita quotidiana che interessano gli spazi che siamo soliti occupare durante tutto l'arco della giornata

In città

Evitare le ore di punta nel traffico, sia a piedi che in macchina: molti non sanno infatti che nell'abitacolo la concentrazione di veleni è addirittura più elevata che fuori. Meglio quindi concentrare jogging e pedalate lontano dagli orari di punta e, possibilmente, in prossimità di spazi verdi. Se il traffico non è aggirabile e se non possono essere scelti tragitti meno inquinanti è consigliabile spegnere il motore quando si è fermi in coda. Per quanti si spostano a piedi o in bicicletta, il consiglio è quello di utilizzare la mascherina: da preferire sono quelle con valvola e filtro a carboni attivi e che riportano la sigla FFP (protezione facciale filtrante). 

A casa

Il riscaldamento è il primo fattore da monitorare: la temperatura ideale si aggira intorno ai 20° ed è sufficiente a garantire il benessere necessario al nostro organismo. Le finestre, specie per chi abita al piano terra, andrebbero tenute chiuse. Infine, ogni anno è importante eseguire la manutenzione ordinaria della caldaia e dell'impianto, così come non va dimenticato il periodico controllo dei fumi.

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