La primavera e i repentini cambi di temperatura influiscono sul nostro corpo, causando sbalzi pressori e incidendo sul nostro organismo. Come farvi fronte?
Se l'
arrivo della primavera implica un naturale risveglio della natura, le
conseguenze su corpo e organismo non possono dirsi altrettanto
rigeneranti.
Il mal di primavera, altrimenti noto come "
sindrome del letargo" è un malessere che implica una generale sensazione di stanchezza, irritabilità e stress.
Gli effetti derivano in modo unilaterale da
un clima caratterizzato da frequenti sbalzi di temperatura, che agiscono sulla regolazione termica del nostro organismo, provocando sfasamenti anche considerevoli nei meccanismi di produzione e dispersione del calore.
La
termoregolazione, che consente di mantenere la temperatura corporea costante sui 37°, viene
messa a dura prova dai repentini cambiamenti climatici, forzando l'organismo a una preparazione improvvisa e talvolta insufficiente.
Con quali conseguenze?
Per
quanti soffrono di patologie croniche il mancato adattamento agli sbalzi climatici si concretizza in
raffreddori,
faringiti e
malattie a carico dell'apparato respiratorio. A cui si sommano i malesseri non strettamente organici, imputabili all'abbassamento delle difese immunitarie.
Parliamo di quei
sintomi che incidono profondamente sull'umore e che si concretizzano in irritabilità, malinconia, aumento dei disturbi cardiovascolari come palpitazioni, tachicardia, ipertensione, cefalea ed emicrania.
Se ai tempi fisiologici di adattabilità a luce e clima vi aggiungiamo il
colpo di coda di questo freddo invernale, che ha messo a letto oltre 600mila italiani con nausea e mal di pancia, i danni di queste illusorie giornate di sole appaiono quantomai evidenti.
Unanime la sentenza di
virologi e
medici, che
imputano agli scampoli invernali il via libera a virus portatori di forme meno pesanti e variegate rispetto all'influenza, eppur non meno fastidiosi.
Per
cardiopatici e quanti soffrono di cuore l'arrivo della primavera si accompagna a una serie di pratici consigli, un
vademecum precauzionale da applicare nella vita di tutti i giorni.
Due le sfere da tenere monitorate.
Stile di vita
- Ritagliarsi del tempo per se stessi, concedendosi momenti da dedicare alla cura del corpo, è sicuramente uno stimolo efficace per combattere stress e ansia.
- Riposo e sonno aiutano l'organismo a recuperare le energie perse durante l'inverno. Non sottovalutarne l'importanza è fondamentale.
- Ascoltarsi: non trascurare eventuali indizi di malessere aiuta a combattere l'arrivo di turbamenti umorali che potrebbero durare a lungo.
- Dedicare 30 minuti della propria giornata a brevi passeggiate o a stretching, per distendere la mente e scaricare la tensione emotiva accumulata.
- Prevedere un abbigliamento consono per fronteggiare ogni sbalzo aiuta il corpo a proteggersi da eventuali cali o innalzamenti della temperatura.
Alimentazione
- Privilegiare una dieta equilibrata, evitando pesanti abbuffate, che aumentano la sensazione di spossatezza e digiuni, che indeboliscono e rallentano la concentrazione, è un buon punto di partenza.
- Preferire cibi ricchi di proteine e vitamine e, per dolcificare, scegliere il fruttosio, perché naturale risorsa energetica.
- Bere: un'idratazione equilibrata aiuta l'organismo a eliminare le tossine accumulate durante l'inverno e a far fronte alla sudorazione dovuta agli sbalzi di temperatura.