La disfunzione erettile (chiamata anche “impotenza sessuale”), ovvero la sistematica incapacità di ottenere o mantenere l’erezione per un tempo sufficiente al rapporto sessuale, è una delle problematiche più in crescita degli ultimi anni: interessa infatti circa 3 milioni di uomini in Italia ed è sempre più diffusa anche tra gli under 40.
Questo disturbo può in realtà essere un indicatore di condizioni di salute che richiedono un trattamento e, sebbene possa risultare scomodo parlare con il proprio medico, è fondamentale confrontarsi con lui in particolar modo se si tiene presente che dai 50 anni in poi chi soffre di queste problematiche incorre nel rischio di sviluppare una patologia coronarica.
Un minor afflusso di sangue all’organo genitale maschile potrebbe infatti essere il segnale di una patologia vascolare diffusa, presente anche in altre zone, per esempio nelle coronarie, i vasi che ossigenano il cuore e gli permettono così di pompare sangue da distribuire ai polmoni e al resto del corpo. Se le coronarie si ostruiscono, il muscolo cardiaco perde vitalità e questo può determinare l’infarto.
Come confermato anche da recenti studi, una delle cause principali della disfunzione erettile è l’aterosclerosi, patologia caratterizzata da accumuli di grasso che restringono le arterie e impediscono un corretto flusso di sangue. Per effetto di tale processo, i primi ad essere danneggiati dall’aterosclerosi sono i vasi sanguigni più piccoli, come quelli che si trovano nel pene e questo determina come conseguenza diretta una difficoltà nell’erezione (appunto disfunzione erettile).
Va detto inoltre che la disfunzione erettile può essere ricollegata a cause ormonali, in particolare a malattie endocrine quali ipogonadismo e iperprolattinemia. Nell’ipogonadismo si verifica una riduzione dei livelli di testosterone, che si manifesta con un calo del desiderio sessuale e una riduzione dell’attività erettile.
Quando il valore del testosterone è basso, è spia di uno stato di salute compromesso per l’uomo, in quanto si tratta dell’ormone principale per la fertilità e la funzionalità sessuale: in mancanza di un livello soddisfacente di testosterone, l’organismo è maggiormente esposto a rischi cardiovascolari, osteoporosi, diabete e obesità. Negli uomini con iperprolattinemia si ha invece un aumento della prolattina, che determina deficit erettile e infertilità.
I fattori di rischio che favoriscono la comparsa di disfunzione erettile, sono gli stessi che possono alterare lo stato di salute delle arterie, e quindi anche delle coronarie come diabete, colesterolo, fumo, ipertensione, età, sedentarietà e famigliarità.
In caso di sintomi manifesti e prolungati di deficit sessuale è bene dunque rivolgersi al proprio medico perché potrebbe essere un segnale di disturbi cardiocircolatori più seri. La prevenzione gioca un ruolo determinante. E’ importante correggere e modificare lo stile di vita, basato su alimentazione sana e attività fisica o adottare eventuali terapie farmacologiche.
E’ consigliabile infine valutare e approfondire l'eventuale presenza di disturbi cardiocircolatori attraverso esami specifici o visite dal cardiologo.
GVM Care & Research