Il cuore delle donne dopo la menopausa è più fragile: la prevenzione lo protegge dall’insufficienza cardiaca
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Il cuore delle donne dopo la menopausa è più fragile: la prevenzione lo protegge dall’insufficienza cardiaca

Fino a pochi anni fa, si pensava che le donne fossero meno esposte al rischio di infarti, grazie alla presenza nel corpo femminile degli estrogeni, ormoni che creano una sorta di barriera protettiva al cuore. Tali ormoni, cioè, favoriscono una migliore circolazione del sangue e quindi impediscono l'ostruzione delle arterie provocata dalla presenza di placche aterosclerotiche.
 
Ma con l’affermarsi di stili di vita sedentari e stressanti, accade sempre più spesso che anche  le donne siano colpite da patologie cardiovascolari. Lo sostiene uno studio condotto dall’American Heart Association e comparso sulla rivista Circulation: stando alla ricerca dell’associazione di cardiologia americana,  nelle donne l’attacco di cuore nella maggior parte dei casi è grave, perché tendono ad attivare meno degli uomini percorsi di prevenzione per le patologie cardiovascolari che si presentano quindi già in età avanzata, quando inevitabilmente sono più vulnerabili.
 
E’ in particolare nel periodo della menopausadai 50 anni in su, che le donne devono essere più attente ai segnali del proprio corpo e viene consigliato loro di fare prevenzione. In questo momento delicato della vita, infatti, cambia la situazione ormonale, il flusso del sangue non è più lo stesso e le arterie ne risentono. Comincia così la formazione di quelle placche che mettono a rischio il cuore.
I sintomi della insufficienza cardiaca nel gentil sesso cambiano: respiro corto anche a riposo, sensazione di stretta o dolore al petto mai sentiti prima, vertigini, nausea, vomito, stordimento, sudore freddo e sensazione simile a quando si ha la febbre, spossatezza estrema, dolore al braccio, alla schiena, al collo.

Tra i fattori di rischio figurano obesità, pressione alta, diabete, ipertensione, colesterolo e pressione alta che in genere sono pericolosi negli uomini per l’infarto, ma nelle donne lo sono molto di più. Il fumo è il nemico più pericoloso in quanto danneggia i vasi sanguigni e purtroppo dai dati sul consumo di tabacco emerge che la percentuale di fumatrici è in costante aumento. Inoltre, le donne presentano più complicazioni dopo un infarto, perché i loro vasi sanguigni sono più piccoli.

Per proteggere la salute del cuore e prevenire le patologie cardiovascolari, è importante conoscere se stesse, quindi tenere sotto controllo il proprio corpo, mangiare sano e dedicare almeno 30 minuti al giorno al movimento.  Non solo. E’ fondamentale anche indagare la storia famigliare per conoscere il proprio fattore di rischio individuale, per quella parte legata alla componente genetica.

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