Palestra per il cuore?
Attività fisica

Palestra per il cuore?

Ai cardiopatici è consigliato svolgere attività fisica in palestra? Cosa è bene prevedere, invece, per quanti hanno subito un intervento cardiochirurgico?

Parlare di attività motoria in riferimento a quanti soffrono di cuore significa inevitabilmente partire da una premessa importante e fondamentale: è sempre buona regola confrontarsi con il proprio medico per determinare frequenza, intensità e durata dell'allenamento. Detto ciò, è importante sottolineare che l'attività motoria è considerata una delle pratiche di prevenzione primaria in soggetti sani, proprio perché contribuisce a ridurre il rischio cardiovascolare, già a partire da intensità lievi e moderate. 
Il movimento dovrebbe sempre convivere con uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata e la riduzione al massimo dello stress sono il connubio ideale per uno stato di salute psico-fisica ottimale. 

E per chi ha problemi di natura cardiopatica?

Per quanti soffrono di cuore l'attività fisica non sarà mai finalizzata all'agonismo. 
Benché, come già espresso, la figura del medico sia cruciale per ponderare al meglio la quantità di attività da svolgere in relazione alle possibilità del cardiopatico, va detto che vi sono, in linea di massima, una serie di buone norme da prendere in considerazione. Prima fra tutte la tipologia di moto da preferire: l'esercizio aerobico, che implica un rapporto lineare tra consumo miocardico di ossigeno e gittata cardiaca, va sicuramente preferito a quello di potenza
Corsa, marcia, nuoto, ciclismo andrebbero quindi privilegiati rispetto a circuiti di pesi e macchinari, normalmente effettuati in palestra e tendenzialmente caratterizzati da sforzi metabolici impegnativi.
Questo non implica tenersi strettamente alla larga da palestre e personal trainer.
È infatti possibile costruire un percorso ad hoc che coinvolga, ad esempio, nastro trasportatore, cyclette, step e alterni cicli di attrezzi in modo non troppo intensivo. 

Cosa dire invece di sauna e bagno turco, così spesso associati all'attività fisica svolta in palestra?

La sauna, una pratica igienica nata in Finlandia particolarmente adatta alla pulizia del corpo, ha numerosi benefici per quanti godono di ottima salute: aiuta a disintossicare l'organismo e influisce nel metabolismo, accelerandolo. Durante la sauna, a causa dell'eccessivo calore assorbito, il flusso del sangue aumenta più del doppio, mentre il battito cardiaco sale del 50%.
Per queste ragioni va assolutamente evitata da quanti soffrono di cardiopatie degenerative con angina pectoris oppure di tipo infiammatorio o da persone che portano un pace-maker.
Stesso discorso vale per il bagno di calore, l'hammam, che influisce nel nostro organismo aumentando la frequenza cardiaca e provocando la stimolazione del sistema simpatico: le controindicazioni per quanti soffrono di cuore sono anche in questo caso molte.
In definitiva è bene effettuare una visita medica e chiedere consigli specifici, prima di sottoporsi a sedute di sauna o bagno turco. 

Quali esercizi sono invece consigliati per la riabilitazione cardiologica?

Al rientro a casa dopo un intervento cardiochirurgico è importante seguire una corretta alimentazione, da abbinare a una serie di esercizi da eseguire due volte al giorno, in luoghi confortevoli. 
Gli esercizi da effettuare vanno svolti tenendo gli occhi aperti, le spalle basse e ferme, inspirando con il naso ed espirando con la bocca. 
Vi sono diverse tipologie di esercizi, particolarmente adatti alla riabilitazione: esercizi di respirazione diaframmatici, per rilassare la muscolatura cervicale, a corpo libero in piedi oppure da seduti.

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