La vitamina D tutela anche la salute del cuore
Alimentazione

La vitamina D tutela anche la salute del cuore

Otto persone su dieci in Italia sono carenti di vitamina D. Eppure si tratta di una sostanza molto importante per il nostro organismo: non solo rafforza le ossa prevenendo dall'osteoporosi, ma aiuta anche a tutelare la salute del nostro cuore.

La conferma è arrivata di recente da uno studio condotto dai ricercatori dell’American College of Cardiology e presentato in occasione del 65esimo Congresso Scientifico annuale di Chicago: è stato dimostrato che nei pazienti con un cuore più debole, affetti da insufficienza cardiaca o da scompenso cardiaco, la vitamina D è fondamentale per migliorare la funzione dell’apparato cardio circolatorio.
Sono stati presi in esame soggetti con problematiche coronariche che per un anno hanno assunto vitamina D : al termine dello studio, il loro cuore è risultato più forte, con una capacità di pompare sangue aumentata tra il 20 e il 30 per cento.

Questo vuol dire che la vitamina D, non è soltanto utile ad aumentare il livello di calcio nei tessuti ossei e prevenire l’insorgenza di patologie come l’osteoporosi: è importante per tenere la pressione sanguigna a valori normali e quindi limitare le conseguenze dovute a patologie dell’apparato cardiovascolare.

I soggetti più esposti a complicazioni sono anziani e pazienti colpiti da infarto. In questi casi i processi di ricostituzione dei tessuti sono più lenti e la vitamina D è indicata proprio per favorire al contrario il ripristino dei tessuti delle pareti cardiache e in generale ridurre le infiammazioni. 

Per essere considerato normale, nel nostro organismo deve essere presente un livello di vitamina D superiore ai 30 nanogrammi. E’ basso dai 15 ai 30 nanogrammi, carente se meno di 15 nanogrammi.

Come si può quindi evitare la carenza di vitamina D?

La prima fonte di assunzione della vitamina D è il sole, è infatti detta anche “vitamina del sole”, in quanto viene sintetizzata e assorbita dall'organismo in seguito all'esposizione della pelle ai raggi solari. Bastano 40 minuti al giorno di sole, preso con le dovute attenzioni, per assicurarsi una vera e propria scorta. 

La seconda è il cibo. Ma non sono molti gli alimenti che contengono questo nutriente. L’olio di fegato di merluzzo è quello che ne contiene di più. Ne sono ricchi alcuni tipi di pesce come sardine, tonno, sgombro e salmone, oltre a uova, latte e i suoi derivati e una particolare varietà di funghi, shitake.

 
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