I grassi saturi come il formaggio non aumenterebbero il rischio di infarto o ictus
Alimentazione

I grassi saturi come il formaggio non aumenterebbero il rischio di infarto o ictus

Negli ultimi anni c’è stata molta attenzione su come i grassi saturi possano aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti determinati  prodotti alimentari come il formaggio, il latte e gli yogurt e altri prodotti caseari che spesso sono stati demonizzati in quanto sarebbero pieni di grassi e quindi dannosi per il cuore e per le arterie.

L’alimentazione è un aspetto fondamentale nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e per valutare il proprio stato di salute e sapere quali alimenti introdurre nella propria alimentazione- in questo caso se è possibile mangiare formaggio o meno - è sempre utile consultare uno specialista che sappia dare le giuste indicazioni.

Intanto oggi si scopre che, secondo alcuni esperti,  la convinzione che consumare troppo formaggio sia dannoso per la salute è sbagliata: non esisterebbe infatti nessun legame tra  le sostanze contenute nei prodotti lattiero-caseari e il rischio elevato di un infarto o di un ictus.
La notizia arriva da un team internazionale di ricercatori della Reading University che ha analizzato i risultati di 29 diversi studi medici condotti negli ultimi 35 anni, utilizzando informazioni basate su quasi un milione di partecipanti. I risultati sono stati pubblicati di recente sulla importante rivista internazionale European Journal of Epidemiology.

La conclusione alla quale sono arrivati mette in luce che il formaggio e i suoi derivati non sono così nocivi alla salute del cuore, nonostante sia una credenza ormai ampiamente diffusa.
Eppure decenni di ricerca hanno dimostrato che una dieta ricca di grassi saturi aumenta il colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue,  che può esporre a maggior rischio di attacco cardiaco o ictus. Questa volta invece gli esperti sono contrari alla riduzione dei grassi saturi nel regime alimentare e al contrario, i principi essenziali del formaggio, aiuterebbero la circolazione del sangue.

Nel processo di maturazione del formaggio si creano inoltre delle sostanze che riducono i principali fattori pro-infiammatori tra cui le citochine. Se poi si prendono in considerazione gli erborinati si scopre che le muffe speciali di questi formaggi possono controllare l'assimilazione del colesterolo e persino prevenire malattie metaboliche come diabete e ipertensione. 

Alla luce di questi nuovi studi, viene dunque da chiedersi: come dobbiamo comportarci allora a tavola? Possiamo mangiare tutti i giorni formaggi senza preoccupazioni? La risposta è no, almeno fino a quando la ricerca scientifica non chiarirà tutti i dubbi. Nel frattempo consideriamo che nella dieta c’è posto anche per loro, ma con moderazione.

E’ importante ricordare infine che una corretta alimentazione, sana ed equilibrata, costituisce un elemento cardine della prevenzione specie delle patologie che interessano l’apparato cardiovascolare. E’ sempre bene consultare gli specialisti, in questo caso uno della alimentazione e un altro esperto di cuore, per tutelarsi da ogni rischio e valutare il proprio stato di salute.
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