Festeggiare in salute

Tempo di festa, tempo di tentazioni a tavola e fuori. Ecco informazioni e consigli per mettere d’accordo piacere e salute, con un occhio al cuore e alla circolazione del sangue.

Festeggiare fa piacere a tutti e fa anche bene: una sana risata e le sensazioni di benessere valgono più di una medicina, la scienza lo conferma! Ma se la felicità di ritrovarsi è un toccasana per l’umore e anche per il cuore, grazie al rilascio nel corpo di endorfine, sostanze chimiche che fanno bene al sistema cardiovascolare, i rischi sono in agguato. Ecco quindi alcune semplici norme per godersi appieno le feste senza mettere in pericolo il cuore e il sistema cardiocircolatorio.

A Natale ci si può concedere qualche extra a tavola, ma con moderazione. I grassi saturi contenuti nei tipici piatti invernali innalzano i livelli di colesterolo, primo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Evitare di ingrassare troppo, tenendo presente che l’obesità è al quinto posto tra i fattori di rischio. Andateci piano anche con il sale e il sodio (ad esempio il glutammato di sodio, ingrediente principale del classico dado da brodo), che aumentano i liquidi nell’organismo, affaticando il cuore. Non cercate di smaltire gli eccessi di cibo con attività fisiche all’aperto: il freddo è nemico del cuore, perché restringe i vasi e costringe il muscolo cardiaco a un superlavoro per scaldare tutto l’organismo. Se a questo aggiungete anche il lavoro extra di irrorare di sangue l’apparato digestivo per smaltire arrosti e intingoli, capirete facilmente che uno slalom sciistico dopo il pranzo natalizio potrebbe essere davvero pericoloso!

Attenzione anche allo stress: la corsa ai regali, gli acquisti per il cenone, cucinare per tutti e mettere a tavola gli invitati sono attività impegnative che provocano il rilascio di cortisolo, l’ormone dello stress. Non prendete le feste come un’attività lavorativa, fatevi aiutare o siate meno esigenti con voi stessi: vivere con serenità e allegria la festa fa bene al cuore e alla circolazione.

E il brindisi di Capodanno? Meglio con prosecco, ricco di polifenoli antiossidanti ritenuti in grado di rallentare la rimozione dell'ossido di azoto dal sangue, abbassando la pressione arteriosa e quindi riducendo il rischio di problemi cardiaci e ictus… ma senza esagerare! L’alcol fa alzare comunque la concentrazione di colesterolo nel sangue.

A Carnevale attenzione ai dolcetti della tradizione, in larga parte fritture. Questo metodo di cottura è il meno salutare, perché il fritto è ricco di grassi che aumentano il colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue.

A Pasqua è comune fare un viaggio o la classica gita fuori porta. Mai affrontare viaggi in auto nelle ore più calde e fare lunghe tirate. Meglio concedersi soste frequenti per distendere e sgranchire le gambe: stare immobili per ore, con scarso spazio di movimento, causa il ristagno del sangue nelle vene delle gambe. In presenza di altri fattori di rischio, come ad esempio l’obesità, possono formarsi così coaguli nelle vene profonde, i cosiddetti trombi, che trasportati dal flusso ematico possono provocare ostruzioni anche importanti, con gravi conseguenze. Inoltre, mai mettersi al volante dopo un lauto pasto, specie se innaffiato di alcolici: i riflessi e la capacità di reazione possono essere compromessi.

Sulla tavola di Ferragosto concedersi a molta frutta e verdura, che compensano la perdita di liquidi della sudorazione, oltre ad apportare utilissime vitamine e sali minerali, senza esagerare con piatti elaborati. Il caldo dilata i vasi sanguigni e provoca un abbassamento della pressione arteriosa, ulteriormente accentuato dai processi digestivi e dall’assunzione di alcol. Quindi non mettetevi al sole dopo il pranzo di ferragosto e non cercate refrigerio nelle acque del fiume, del lago o del mare: il contatto subitaneo con il freddo può produrre scompensi anche fatali! Attendete almeno 3 ore prima di immergervi e, se cercate il fresco, fate una passeggiata all’ombra: vi aiuterà a digerire.

Un consiglio per tutte le feste? Mantenete una buona attività sessuale, che contribuisce alla salute del cuore perché fa stare meglio e mantiene l’equilibrio neuro-ormonale e quello metabolico, abbassando anche pressione e colesterolemia.