Cuore e caffè un amore possibile
Alimentazione

Cuore e caffè un amore possibile

"Dottore, almeno al mattino posso bere un caffè?"

La domanda è di quelle classiche ed è rivolta, prima o poi, a tutti i cardiologi e a tutti i cardiochirurghi.
La risposta, stando alla scienza, cambia a giorni alterni: prima si, poi no, poi uno solo.

Ma qual è la verità? Probabilmente che il giusto sta nel mezzo, come recita un vecchio adagio.

Una delle ultime ricerche, in ordine di tempo, che sfata il mito del caffè nemico del cuore, arriva dalla Corea del Sud e si è diffusa ben presto grazie alla sua pubblicazione sulla rivista “Heart”.

Stando a quanto dimostrato dai ricercatori del Kangbuk Samsung Hospital di Seoul, guidati dall'epidemiologo Eliseo Guallar della Johns Hopkins University Bloomberg School of Public Health di Baltimora, il caffè se assunto in determinate dosi contribuirebbe a mantenere le arterie libere da depositi responsabili della cattiva circolazione del sangue.

La ricerca è stata condotta su 25mila persone di entrambi i sessi, monitorate dal 2011 al 2013. In particolare è stata misurata la concentrazione di calcio nelle arterie. I risultati ottenuti hanno mostrato come nel gruppo di persone che beve abitualmente dalle 3 alle 5 tazzine al giorno di caffè, il valore di calcio riscontrato era dello 0,59, nel gruppo che ne beve da 1 a 3 tazzine era dello 0,66 e in chi non ne bene affatto dello 0,77. Di qui la deduzione finale: se i soggetti che bevono caffè hanno minori concentrazioni di calcio nelle arterie vuol dire che questa bevanda aiuta a liberarle.

Una spiegazione scientifica che possa chiarire il legame tra calcio e caffè non c'è ancora, fatto sta che stando ai risultati sembrerebbe davvero giovare alle coronarie ma non solo a queste, perché il professor Guallar ha anticipato gli effetti benefici del caffè anche nel diabete, nelle neoplasie del fegato, ecc. Insomma un toccasana a tutto tondo.

Il rapporto tra cuore e caffè è da sempre molto combattuto. Le ricerche che mirano a decretarne gli effetti positivi e quelle che, per contro, sentenziano i risvolti negativi si alternano. Le prime sono oltre 350 oramai. Ma fino a quando non ci saranno ulteriori conferme è sempre bene affidarsi alla prudenza.

Se è vero che un caffè non fa male è vero anche che troppi, invece, daranno effetti collaterali da evitare. Quindi è bene non superare una certa dose di caffeina al giorno. Questa dovrebbe andare da 100 ad un massimo di 250 milligrammi al dì, equivalenti a non più di due, tre caffè.

Superata questa dose si potrebbe andare incontro a tachicardia, nervosismo, insonnia, dovuta al potere eccitatorio della caffeina stessa.

Attenzione anche al tipo di caffè che si deciderà di bere: una tazzina presa al bar o con le cialde a casa contiene circa 50 milligrammi di caffeina, una tazzina con la moka ne contiene 90 mentre un caffè americano anche 120 milligrammmi. Dunque, basterà calcolare queste concentrazioni prima di potersi concedere un caffè... a cuor leggero.

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