Alessandra è una delle tante pazienti arrivate ad Anthea Hospital di Bari con la stessa domanda: “Perché il mio cuore impazzisce se i controlli dicono che è tutto nella norma?”. Tante storie, tutte uguali, come uguale è la diagnosi che l'équipe multidisciplinare di Anthea, consegna ai pazienti: a scatenare le aritmie sono disordini infiammatori generati da possibili disfunzioni del Sistema Immunitario. La casistica è talmente ampia da aver indotto il dott. Mauro Minelli, direttore del “Dipartimento di Immunologia clinica, Medicina Genomica e Personalizzata” ad avviare uno studio che confermi con dati clinici, quanto già intuito da molto tempo.
Dott. Minelli, partiamo dal principio, cioè dal capire cosa accade durante una reazione allergica.
La malattia allergica è una reazione del Sistema Immunitario a sostanze estranee di per sé innocue. Si tratta, quasi sempre, di proteine provenienti da pollini, acari della polvere, epiteli e forfore animali, alimenti o farmaci, tanto per citare i casi più comuni, e sono definite allergeni. Quando una persona allergica entra in contatto con l’allergene, per esempio inalandolo o ingerendolo, il sistema immunitario scatena una reazione difensiva eccessiva che induce i sintomi allergici. La risposta immunitaria è mediata da particolari molecole dette citochine, ad azione pro- o anti-infiammatoria, che, con esclusive analisi specifiche dedicate, possiamo ora dosare nel dettaglio presso i nostri laboratori tanto nel sangue dei pazienti quanto su frammenti tissutali prelevati dai loro organi ammalati.
E il cuore come viene coinvolto in questo processo?
Uno degli organi che può subire alterazioni funzionali, durante l’attivazione del sistema immunitario è il cuore. Molto spesso si rilevano casi di pazienti allergici o immunopatici che manifestano episodi di alterazione della frequenza cardiaca, causata dal malfunzionamento di alcune parti del sistema di conduzione elettrica del cuore. Si possono verificare casi di riduzione della frequenza (bradicardia), di aumento (tachicardia) o di alterata contrattilità delle fibre muscolari cardiache.
Dott. Minelli, la causa alla base della relazione allergia/immunopatia-aritmia qual è?
La rottura dell’equilibrio tra le già citate citochine in senso pro-infiammatorio, è responsabile di una serie di sintomi che riguardano anche il cuore. Da tali premesse, si può dedurre una associazione tra le alterazione del ritmo cardiaco e le patologie che coinvolgono il sistema immunitario: ciò potrebbe essere dovuto all’aumento dei mediatori infiammatori in circolo, la cui cascata può agire anche a livello del miocardio, generando condizioni di danno tissutale favorevoli all’innesco dell’aritmia.
Quindi, per concludere, come si risolve questo problema?
Una volta conclusi tutti gli approfondimenti clinici necessari a documentare il fattore scatenante la reazione immune, il problema si risolve in maniera relativamente semplice provando ad evitare o, quantomeno, a limitare il contatto con il determinante patogeno. L’impresa, in effetti, non è semplice né automatica, visto che nel caso, per esempio, dell'allergia al nichel il paziente viene invitato ad evitare i cibi contenti tale metallo. E, poiché esso è ovunque, il panorama degli alimenti consentiti sarà molto ridotto. La restrizione, però, potrà portare ad una graduale e duratura remissione dei disturbi.