Si è riusciti, con nuove tecniche, a ottenere dei risultati che hanno migliorato significativamente la potenziale successiva qualità di vita dei pazienti, permettendo di operare anche soggetti su cui in precedenza non era possibile intervenire a causa di un’età avanzata, di una condizione di fragilità o di una presenza di comorbidità.
Le procedure si svolgono oggi spesso nel mondo che viene definito “ibrido”, in cui i pazienti ricevono sia il trattamento del chirurgo che quello dell’emodinamista.
Alla luce di questa considerazione, è possibile dire, spiega il prof. Giuseppe Santarpino, co-responsabile dell’U.O. di Cardiochirurgia di Città di Lecce Hospital, che la rivoluzione e innovazione più importante degli ultimi anni è probabilmente l’introduzione dell’Heart Team, con una gestione multidisciplinare del percorso del paziente.
GVM Care & Research