L’insufficienza aortica è una patologia che possiamo definire insidiosa, perché molto spesso può ricorrere in maniera totalmente asintomatica per molti anni e colpire pazienti giovani, che non si accorgono di questa patologia.
Approfondisce il tema il prof. Giuseppe Santarpino, co-responsabile dell’U.O. di Cardiochirurgia di Città di Lecce Hospital, in occasione del corso sulla Riparazione valvolare aortica ed ecocardiografia avanzata tenutosi a Città di Lecce Hospital.
Quando arrivano i sintomi, rappresentati molto spesso dall'affanno e dalla dispnea nel paziente, la patologia può essere arrivata ad uno stadio così avanzato, con una dilatazione del cuore così avanzata, da rendere i nostri trattamenti chirurgici riparativi, se non futili, sicuramente non del tutto risolutivi, poichè i pazienti possono non beneficiare appieno del nostro vantaggio.
E' fondamentale quindi una valutazione precoce della patologia e, se possibile, anche una valutazione dei sintomi e dei segni. Per questo la diagnosi di tipo ecocardiografico ci può mostrare dei segni preliminari di sofferenza cardiaca, in modo tale da operare il paziente in una fase iniziale e non arrivare troppo tardi al trattamento.