La valvola
Interventi chirurgici

La valvola "dimenticata": intervista al dott. Gilles Dreyfus

Il dott. Gilles Dreyfus, Direttore medico del Centro Cardio-Toracico di Monaco, ci offre un approfondimento su una valvola storicamente “dimenticata”, la valvola tricuspide.

Possiamo dire ancora oggi che la valvola tricuspide è una valvola “dimenticata”?

Penso che non sia più “dimenticata”. È uno degli argomenti più importanti in ogni incontro cardiologico e
cardiochirurgico. Nonostante tutti ne parlino, è ancora poco trattata, non ci sono abbastanza riparazioni
della valvola tricuspide durante l'intervento chirurgico alla valvola mitrale eseguito in tutto il mondo.
E’ l'argomento più importante per il cardiologo interventista, che utilizza molti nuovi dispositivi ed è un
tema importante anche per i cardiochirurghi perché sappiamo che il campo delle riparazioni è estremamente ampio.

La sola dilatazione anulare della tricuspide senza insufficienza può essere ancora un’indicazione per ripararla?

Non credo, però, di essere stato io a sottolineare l'importanza della dilatazione anulare in opposizione
alla classificazione e al rigurgito. Non penso che la dilatazione anulare da sola, senza rigurgito o con
rigurgito lieve, sia un'indicazione di per sé. Penso che dobbiamo considerare la modalità di coaptazione
quando si ha una dilatazione anulare. Se hai una modalità di coaptazione, “edge to edge”, anche con un
aneurisma dilatato, va bene, se hai una modalità di coaptazione in un paziente che è ben trattato dal
punto di vista medico in una modalità di coaptazione da bordo a bordo, anche se hai una insufficienza
tricuspidalica lieve-moderata, puoi risolverlo chirurgicamente.
Ma in realtà, lo ribadirei ancora una volta, il messaggio che ho dato molte volte è che il ventricolo destro
cambia molto con le condizioni di carico. Si va da insufficienza tricuspidalica moderato-severa a lieve o
assente. Ma significa che proprio con il tempo cambia molto rapidamente. In 24 ore puoi avere un
paziente con insufficienza tricuspidalica moderato-severa e 24 ore dopo non mostra praticamente alcuna
insufficienza. Dipende dalla modalità di coaptazione, dalla dilatazione anulare e dalle
condizioni di carico. Nel momento in cui si valuta il paziente, non è possibile controllare tutti questi parametri insieme. Ecco perché non esiste una risposta diretta.
È necessario rivalutare il paziente a distanza di tempo o per decidere se trattarlo o meno.

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