Il bypass coronarico è la tecnica cardiochirurgica che permette di realizzare una via di passaggio alternativa per il sangue, ostacolato da un’ostruzione delle coronarie. Queste arterie sono essenziali per la salute del cuore e il corretto andamento della circolazione sanguigna: il loro ruolo è infatti quello di mantenere ben ossigenati miocardio e valvole cardiache, responsabili rispettivamente per il battito cardiaco e la direzione del flusso sanguigno.
L’aterosclerosi coronarica, principale causa della patologia, è una malattia che si sviluppa ed evolve nel tempo. Per questo il mancato intervento comporta una limitazione alle funzioni vitali che può portare anche a conseguenze estreme come l’infarto del miocardio che porta alla perdita parziale ma irreversibile della capacità contrattile del cuore.
Il bypass si rende necessario nei casi in cui, al manifestarsi dei sintomi tipici di un mancato apporto di ossigeno, il paziente abbia meno di 70 anni, soffra di diabete e di funzione cardiaca ridotta, mal sopporti i farmaci antiaggreganti, oppure quando non è possibile eseguire o non ha dato i risultati sperati l’angioplastica. Un intervento di bypass ha il potere di migliorare grandemente la qualità della vita, a patto che il paziente contribuisca attivamente mantenendo un sano stile di vita e seguendo una dieta bilanciata.
Cosa influisce sullo stile di vita dopo un bypass coronarico
Una premessa: il primo elemento fondamentale è rispettare con rigore le indicazioni fornite dallo specialista, che è in grado di impostare un programma di azioni mirate e personalizzate sulla base delle caratteristiche del paziente e di eventuali patologie compresenti.
In generale, una regolare attività fisica resta una preziosa alleata dopo un intervento di questo tipo. In seguito all’operazione è bene tornare attivi gradualmente nell’arco delle prime settimane, iniziando a camminare, poi a fare le scale e dopo 3 mesi circa tornando a fare sport anche secondo quello che era il proprio livello abituale. Una passeggiata quotidiana di mezz’ora a passo moderato è una buona pratica per supportare i risultati ottenuti con il bypass.
Evitare di fumare è un imperativo: il fumo provoca danni alla pressione arteriosa (che tende ad aumentare), alimenta la tendenza del sangue alla coagulazione, influisce sulla capacità di fare attività fisica e infine aumenta il rischio di recidiva di malattia coronarica.
Altrettanto indispensabile è fare prevenzione attiva sottoponendosi a regolari visite di controllo ed esami di approfondimento individuati dallo specialista. Gli esami del sangue consentono di monitorare i livelli di colesterolo, lipidi e glicemia.
La dieta dopo un intervento di bypass coronarico
Per mantenere il proprio peso corporeo sotto controllo e favorire l’equilibrio dei valori appena citati, la dieta assume un ruolo estremamente importante.
Si consiglia di preferire alimenti cotti a vapore, ai ferri, alla griglia o al cartoccio. Fra questi, è bene aumentare il consumo di pesce (3-4 volte a settimana soprattutto se azzurro), prediligere le carni bianche (quelle rosse non dovrebbero superare 1 o 2 porzioni a settimana), consumare insaccati e carni lavorate al massimo 1 volta a settimana, usare condimenti semplici e grassi di origine vegetale (olio d’oliva), preferire yogurt parzialmente o totalmente scremati.
Grande attenzione deve essere posta al consumo di sodio, che deve essere moderato e tenuto sotto controllo. Il sale, oltre che nei cibi conservati, preconfezionati e molto conditi, può infatti essere presente anche in acqua, verdura, carne, frutta, pane e prodotti da forno. È inoltre necessario eliminare dalla dieta alimenti fritti, bevande zuccherate e alcoliche.