La sala ibrida è una sala operatoria dove è possibile realizzare interventi complessi, con tecniche di chirurgia cardiaca, vascolare e emodinamica. Al suo interno vi sono gli strumenti di diagnostica radiologica e le attrezzature chirurgiche. Anche lo stesso lettino chirurgico è adatto sia agli interventi chirurgici che agli approcci percutanei. Dunque si tratta di una sala operatoria ad alta tecnologia.
Presente in poche strutture ospedaliere, la sala ibrida è una risorsa estremamente utile per realizzare interventi complessi con numerosi vantaggi anche dal punto di vista del paziente. Ne parla il dott. Vinicio Fiorani, responsabile U.O. Cardiochirurgia del Salus Hospital di Reggio Emilia, dove è stata installata una sala ibrida con apparecchiature di ultima generazione, come ad esempio l’angiografo con braccio robotizzato per riprodurre immagini radiologiche 3D in tempo reale durante gli interventi.
Cosa cambia con la sala ibrida nel trattamento dei pazienti di cardiochirurgia?
Principalmente, il vantaggio è che in una sala ibrida possono essere eseguiti interventi complessi, che richiedono la presenza contemporanea in sala del chirurgo e dell’emodinamista, o per la cardiologia interventistica, quando esiste il rischio di dover poi intervenire in cardiochirurgia. Pertanto la sala ibrida è adatta a trattare anche pazienti fragili.
La nostra sala ibrida del Salus Hospital è dedicata soprattutto alla chirurgia valvolare con TAVI. Eseguiamo inoltre prestazioni di cardiochirurgia interventistica per il trattamento del forame ovale pervio, al trattamento del prolasso della mitralica con MitraClip, ma anche interventi con l’ausilio di fluoroscopia e radiazioni, angioplastiche complesse (anche in circolazione extracorporea) ecc.
Di fatto la presenza di una sala ibrida ci dà la possibilità di dare ai pazienti una gamma esaustiva di tutte le tecniche e i trattamenti possibili, con una maggiore personalizzazione ed efficacia del piano di trattamento.
Inoltre, consente di rispondere più efficacemente e meglio ad eventuali complicanze durante l’intervento, permettendo subito al cardiochirurgo di intervenire, durante operazioni di emodinamica.
In Salus Hospital la sala ibrida è stata dotata di tutte le tecnologie più avanzate, il che significa ad esempio avere sui monitor immagini estremamente dettagliate dei campi operatori o affidarsi anche alla robotica. In altre parole possiamo realizzare gli interventi con una precisione impossibile in una sala operatoria tradizionale.
Quali sono i vantaggi per il paziente?
I vantaggi per il paziente sono:
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la possibilità di eseguire interventi complessi con maggiore sicurezza;
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la possibilità di passare dall’emodinamica alla chirurgia in caso di emergenza;
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la collaborazione e la compresenza tra cardiologo, cardiochirurgo e emodinamista;
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piani di trattamento più personalizzati;
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l’esecuzione estremamente precisa degli gesti chirurgici.
In Salus Hospital eseguiamo in sala ibrida soprattutto interventi percutanei di sostituzione della valvola aortica con una tecnica chiamata TAVI, con una collaborazione tra cardiologo, chirurgo e emodinamista.
Benché sia una procedura mininvasiva, esiste il rischio di complicanze anche severe che potrebbero richiedere l’intervento tempestivo del cardiochirurgo e che sono più frequenti che nella cardiochirurgia tradizionale. Pertanto tradizionalmente la TAVI si adotta solo su pazienti molto anziani per i quali non è possibile usare l’approccio chirurgico.
Ma nella Sala Ibrida il cardiochirurgo è sempre presente, quindi anche in caso di complicanza può intervenire subito, e il paziente non deve cambiare ambiente per essere operato con chirurgia tradizionale. Le procedure possono essere svolte con più sicurezza e si può di conseguenza ampliare il parterre dei candidati per l’intervento TAVI, ribilanciando il rapporto rischio benefici.
Quindi il paziente ha i vantaggi degli approcci mininvasivi, con tempi di recupero ridotti, e una sicurezza maggiore in caso di complicazioni.