La chirurgia della valvola mitrale nei pazienti giovani
Interventi chirurgici

La chirurgia della valvola mitrale nei pazienti giovani

Le patologie della valvola mitrale possono riguardare anche i pazienti giovani, talvolta anche in forme a lungo asintomatiche. L’approccio chirurgico può essere risolutivo e, a seconda del quadro clinico del paziente, si può preferire un approccio mininvasivo percutaneo oppure un intervento di cardiochirurgia tradizionale.

Approfondisce il prof. Giuseppe Santarpino, co-responsabile dell’U.O. di Cardiochirurgia Città di Lecce Hospital. 

Quali sono le principali patologie della valvola mitrale nei pazienti giovani?

La patologia mitralica nel giovane non è ovviamente una forma degenerativa con calcificazioni, come più spesso capita nell'anziano. Viceversa, esistono delle forme di prolasso della valvola (fino alla cosiddetta malattia di Barlow) che possono essere totalmente asintomatiche per molto tempo, per poi diventare improvvisamente sintomatiche a causa della rottura acuta di una parte (una corda) della valvola mitrale

Ad esempio, in una giovane donna che ha questa condizione anatomica e non lo sa, il parto naturale può comportare un rischio.

Come cambia la valutazione dell'approccio chirurgico da utilizzare, rispetto al paziente anziano?

Tutto sommato, una volta arrivati alla diagnosi (che spesso rappresenta l’ostacolo più grande) si è dimostrato che sia per pazienti giovani che per pazienti anziani l'approccio chirurgico mininvasivo è sicuro ed efficace. Quindi questo tipo di approccio non va riservato solo ai pazienti "giovani e in buona salute" ma, anzi, porta dei vantaggi, forse anche maggiori, nei soggetti più fragili.

In quali casi si tende a preferire la cardiochirurgia tradizionale nei giovani, e quando invece gli interventi percutanei?

L'approccio percutaneo per la cura della valvola mitralica, con gli strumenti di cui oggi disponiamo, ha una specifica fetta di pazienti per i quali viene indicata dalle linee guida internazionali. Questi pazienti, che sono una minoranza dei soggetti affetti da patologia mitralica, si avvantaggiano delle procedure percutanee soprattutto perché ritenuti a rischio troppo elevato per un intervento "risolutivo" chirurgico. Con l’approccio percutaneo migliorano la sintomatologia ma non risolvono la patologia che la causa.

Quali sono le tecniche più spesso utilizzate per la chirurgia della mitrale nei pazienti giovani?

Si preferiscono le tecniche ricostruttive, ad esempio con l'impiego di anelli completi per stabilizzare i risultati ottenuti, corde tendinee artificiali e resezioni dei tessuti prolassati o delle corde rotte. Queste tecniche in mani esperte ed in centri cardiochirurgici a cosiddetto "alto volume", come Città di Lecce Hospital, sono procedure altamente standardizzate e che permettono di ricostruire le valvole mitraliche in oltre il 90% dei pazienti.

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