La tecnica mininvasiva che riduce lo stress operatorio e accelera il recupero del paziente, sarà presentata dal Prof. Domenico Paparella al MICS 2024.
La minitoracotomia destra per la sostituzione chirurgica della valvola aortica rappresenta un significativo avanzamento nelle tecniche cardiochirurgiche mininvasive. Questo approccio, caratterizzato da un basso stress operatorio e da un recupero rapido del paziente, sarà uno dei punti focali della sessione 1 dedicata alla Valvola Aortica al MICS 2024. Si presta infatti al trattamento di tutte le patologie che richiedono una sostituzione della valvola aortica, comprese stenosi e insufficienza della stessa.
La spiegazione della tecnica nel dettaglio, comprensiva di video e di analisi degli step standardizzati della procedura, sarà oggetto della sessione di giovedì 20 giugno dalle 9:30 alle 12:35, e vedrà l'intervento del Prof. Domenico Paparella, Professore di Cardiochirurgia all'Università di Foggia e Responsabile dell'Unità di Cardiochirurgia presso Ospedale Santa Maria di Bari, con cui abbiamo approfondito dettagli e vantaggi.
In cosa consiste la minitoracotomia e perché si differenzia dalla ministernotomia?
Si tratta in entrambi i casi di procedure poco invasive e quindi meno traumatiche per il paziente. In particolare, nel primo caso si procede ad una parziale apertura dello sterno, mentre nel secondo caso l’incisione, facilitata dalla divaricazione delle coste, è di circa 5-7 cm a livello del II-III o IV spazio intercostale. Nel caso degli uomini viene effettuata lateralmente e nelle donne nel solco sotto-mammario.
Si tratta di una valida alternativa all’utilizzo delle protesi trans-catetere che riduce i rischi post operatori e lo stress traumatico del paziente, intendendo non solo quello operatorio,ma anche psicologico, poiché le cicatrici post intervento sono di minore evidenza e impatto e lasciando quindi una traccia meno deturpante.
La Minitoracotomia prevede inoltre l’utilizzo di protesi a rilascio, a impianto facilitato o sutureless, cioè senza suture, che offrono eccellenti prestazioni emodinamiche, tempi di intervento ridotti e sono adatte sia per situazioni anatomiche complesse che per pazienti anziani.
Si tratta di una procedura sicuramente complessa e non adatta a tutti gli scenari, ma altamente standardizzata e facilitata dall’’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi come il toracoscopio che, inserendo una telecamera attraverso il torace, permette di avere una completa visione della valvola a monitor senza dover divaricare lo sterno, a beneficio non solo del chirurgo ma dell’intera team presente in sala operatoria.
Quali i vantaggi quindi legati alla scelta di intervenire con minitoracotomia?
La scelta di procedere alla sostituzione chirurgica della valvola aortica attraverso questa tecnica presenta diversi vantaggi, che non incidono assolutamente sul grado di safety che viene mantenuto alto, poiché la nostra priorità è sempre la sicurezza del paziente. Gli studi confermano un ridotto impatto sul paziente, una riduzione delle trasfusioni di sangue, delle banali aritmie post-operatorie e una riduzione delle infezioni della ferita poiché, non andando a eseguire una sternotomia, l’incisione è meno invadente, scongiurando ad esempio la stimite, infezione della ferita chirurgica sternotomica che, in casi rari ma drammatici, può coinvolgere l’osso sternale.
Inoltre gli studi dimostrano un percorso post operatorio e una ripresa molto più rapida: il paziente dopo il ricovero postoperatorio, che prevede da un minimo di 24 ore a un massimo di 48 ore in terapia intensiva a cui segue un periodo di ricovero in reparto di circa 4-5 giorni, viene dimesso senza dover avviare un percorso di riabilitazione ad hoc post-operatorio. La ripresa del paziente è quindi rapida, abbastanza confortevole e rendono superfluo il ricovero presso di riabilitazione specifica.
La valvola aortica è uno dei main topic degli interventi del MICS2024: quali i momenti secondo lei da non perdere nel programma?
Non posso non fare riferimento alla lettura che verrà fatta dal dott. Tirone David, una vera star del mondo della cardiochirurgia. Il dott. Tirone David è un cardiochirurgo canadese che si è distinto a livello globale proprio per le sue tecniche avanzate e ha dato un contributo fondamentale sotto diversi aspetti e in particolar modo per quanto riguarda la chirurgia della valvola aortica e della valvola mitrale, tanto che una delle tecniche di trattamento dell’aneurisma della radice aortica porta il suo nome. Il suo intervento dal titolo “ Aortic valve replacement in the young adults” ( Ricollocazione della valvola aortica nei giovani adulti, ndr) sarà sicuramente un momento di grande confronto e apprendimento per tutti i partecipanti.