L'emodinamista: chi è e qual è il suo ruolo nel trattamento delle patologie cardiovascolari
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L'emodinamista: chi è e qual è il suo ruolo nel trattamento delle patologie cardiovascolari

L’Emodinamista (termine oggi generalmente sostituito da quello di Cardiologo Interventista) è una figura professionale che, nell’ambito della Cardiologia, si occupa di Emodinamica, cioè dello studio del comportamento del flusso del sangue nei vasi arteriosi e venosi e nelle camere cardiache. Svolge un ruolo cruciale nella diagnosi e nel trattamento dei molte patologie cardiache attraverso l’esecuzione di esami ed interventi invasivi.

Percorso formativo

Il percorso formativo inizia all’interno della Scuola di Specializzazione in Cardiologia attraverso un periodo interamente dedicato all’apprendimento teorico-pratico delle tecniche di cateterismo cardiaco, attraverso le quali vengono acquisite competenze diagnostiche e terapeutiche per il trattamento percutaneo delle patologie coronariche e strutturali del cuore.

Il laboratorio di emodinamica

Tutti gli interventi vengono eseguiti in Sala di Emodinamica, equipaggiata con le più moderne apparecchiature per la visualizzazione degli organi da trattare attraverso l’iniezione di liquido di contrasto e l’acquisizione delle immagini angiografiche. L’equipe è composta, oltre che dai cardiologi, da infermieri e tecnici di Radiologia che collaborano in sinergia durante tutte le fasi della procedura.

Differenze con la Cardiochirurgia

L’emodinamista non esegue interventi a cielo aperto ma inserisce cateteri attraverso la puntuta di un vaso arterioso venoso. Ciò comporta una differenza sostanziale rispetto agli interventi cardiochirurgici tradizionali poiché non implica l’apertura diretta di un organo: questa mininvasività è la caratteristica distintiva della Cardiologia Interventistica.

Collaborazione con il Cardiologo clinico

Il cardiologo clinico si occupa della raccolta dei sintomi e delle informazioni mediche (anamnesi), esegue l’esame obiettivo visitando il paziente, conduce test diagnostici non invasivi come l’ecocardiogramma o la prova da sforzo. La collaborazione tra le due figure è fondamentale per una gestione corretta e completa del paziente.

Interventi terapeutici

L’emodinamista esegue diversi interventi terapeutici avanzati. Tra questi il più frequente è l’angioplastica, che consiste nella dilatazione del vaso ostruito attraverso il gonfiaggio di un palloncino e nel successivo impianto di un dispositivo a rete metallica (stent) che consente il mantenimento del vaso aperto a lungo termine. Negli ultimi 15 anni nuovi innovativi interventi hanno consentito il trattamento delle patologie delle valvola cardiache, fino a quel momento possibile solo attraverso l’operazione a cielo aperto eseguita dal Cardiochirurgo. In particolare, l’impianto della protesi aortica (TAVI) e la riparazione della valvola mitrale (clip) hanno consentito di trattare pazienti fragili ed anziani ad un rischio più contenuto. La collaborazione tra Cardiologo Interventista e Cardiochirurgo è fondamentale per garantire ad ogni paziente la soluzione più idonea.

In sintesi, la grande evoluzione tecnologica e la formazione dedicata consentono al Cardiologo Interventista di trattare con approccio mininvasivo molte complesse patologie del cuore e dei vasi e di migliorare la prognosi e la qualità della vita di un numero sempre maggiore di pazienti.

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