In base alla tipologia di aritmia di cui il paziente soffre, il cardiologo potrebbe ritenere opportuno procedere con un’ablazione cardiaca o transcatetere: questa procedura endoscopica moderatamente invasiva individua e distrugge le cellule responsabili di un’aritmia. Questo può valere ancora di più per chi pratica sport.
Quando si esegue l’ablazione cardiaca
In genere, si ricorre a questo intervento quando:
Fra i disturbi per i quali è generalmente indicata vi sono:
Ablazione cardiaca e sport
Una volta accertata la possibilità di ricorrervi tramite gli accertamenti necessari, la procedura può essere la migliore risposta per chi pratica sport e deve ottenere l’idoneità all’attività agonistica. Ciò vale ancora di più per i soggetti in giovane età.
In caso di fibrillazione atriale, particolarmente frequente, la medicina sportiva del nostro Paese segue linee guida generali per attribuire l’idoneità. Ciò è possibile quando:
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È stata riconosciuta e trattata l’origine dell’aritmia.
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Non c’è cardiopatia.
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Non sono presenti una via di conduzione cardiaca alterata o una malattia del nodo del seno.
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Non c’è rapporto di causa-effetto fra sport e aritmia.
Il medico guarda inoltre a ulteriori fattori, specifici della situazione del paziente: come si sente dopo lo sforzo fisico, la frequenza cardiaca, il tipo di sport (che può di per sé comportare più rischi), ecc.
Convalescenza e ripresa dell’attività sportiva dopo l’ablazione cardiaca
Di solito, i tempi di recupero sono veloci: 24 ore. Ciò non significa che il paziente possa tornare a praticare sport fin da subito.
Sono necessari ancora alcuni giorni dopo l’intervento per veder sfumare la sensazione dolorosa tipica, causata dall’invasività della procedura. Inoltre, il paziente potrebbe in questa prima fase di convalescenza lamentare dolore al petto, affaticamento o tachicardia (gestibili con terapia farmacologica prescritta dal medico).
Certamente, essenziale è la collaborazione attiva del paziente alla propria ripresa, con le seguenti buone pratiche da seguire subito dopo l’intervento:
In seguito, per favorire un rapido ritorno allo sport e in generale per dare vigore alla propria qualità di vita, il paziente deve:
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Prediligere cibi poveri di sale e grassi saturi. La dieta deve includere frutta, verdura e cereali integrali.
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Monitorare colesterolo e pressione sanguigna, nonché il proprio peso corporeo.
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Moderare il consumo di caffeina.
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Non fumare e non bere alcolici. Specialmente il fumo è il nemico per eccellenza della salute cardiovascolare.
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Sempre previo parere del medico, praticare un’attività fisica leggera per rimettere gradualmente in moto l’organismo.
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Prestare attenzione alla gestione di stress ed emozioni.
Una volta poste in pratica le suddette strategie, quando potrà esservi quindi la ripresa dell’attività sportiva dopo l’ablazione cardiaca? Almeno dopo un mese dall’intervento.