Si può fare sport con una patologia cardiaca?
Attività fisica

Si può fare sport con una patologia cardiaca?

Lo sport (o per meglio dire l’attività fisica aerobica) ha un impatto molto positivo sul sistema cardiovascolare e polmonare. Favorisce il controllo del colesterolo, aumentando il colesterolo HDL (quello che spesso viene definito “buono”) e riducendo invece il colesterolo LDL.

Inoltre, migliora il controllo della glicemia riducendo il rischio o l’impatto del diabete ed è un’arma contro l’obesità e il sovrappeso.

Alla luce di tutto questo, l’attività fisica è considerata un elemento centrale nella prevenzione cardiovascolare. Anche chi soffre di patologie cardiache può fare sport, in maniera commisurata alle proprie possibilità e dopo aver svolto delle indagini supplementari, come spiega il dott. Piergiorgio Riccardi, specialista in Cardiologia dell’Ospedale Cortina.

La visita cardiologica per lo sport

Tutti, prima di iniziare una nuova attività sportiva, dovrebbero richiedere una valutazione cardiologica mirata al tipo di attività che intendono svolgere.

Età, livello di allenamento, stress e patologie pregresse possono incidere sul modo in cui il cuore reagisce a un certo tipo di sforzo.

Infatti, nel corso dell’attività sportiva, il cuore è messo alla prova: i battiti aumentano per portare più ossigeno verso tutti i muscoli in movimento. Allenandosi in maniera continuativa, si creano dei cambiamenti nella struttura e nella fisiologia del cuore. Per questo, gli allenamenti devono essere ponderati in base al quadro clinico e l’intensità deve aumentare solo progressivamente.

Se la visita cardiologica preliminare è importante per tutti i pazienti, anche quelli in buona salute, alcune persone dovrebbero invece sottoporsi a visite periodiche: chi ha casi di cardiopatia in famiglia e chi ha cardiopatie conclamate.

Gli esami diagnostici per prevenire le patologie cardiovascolari negli sportivi

L’obiettivo delle valutazioni cardiovascolari per gli sportivi è duplice: da un lato ottenere una diagnosi precoce di eventuali cardiopatie, dall’altro avviare il trattamento tempestivo.

Prima di intraprendere il percorso di allenamenti, è opportuno quindi sottoporsi alla cosiddetta visita di idoneità sportiva, che consiste in ECG dinamico e test da sforzo, a cui può aggiungersi un’ecografia cardiologica.

L’ecografia cardiologica è un’esame di diagnostica per immagini HD, attraverso il quale è possibile studiare la morfologia e la funzionalità del cuore. 

Purtroppo alcune patologie (tra cui anche infarto e aritmie) non hanno sintomi che possono essere rilevati tramite l’ecocardio: la diagnosi si esegue solo attraverso esami diagnostici per immagini specifici.

Per la maggior parte delle altre patologie cardiache, invece, la valutazione cardiologica con ECG dinamico e prova da sforzo, eventualmente corredata da ecocardiografia, consentono di diagnosticare anche gli stadi più precoci.

La scelta della tipologia di sport da praticare dovrebbe essere sempre fatta a seconda degli esiti degli esami cardiologici e del quadro clinico del paziente.

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