La sindrome di Wolff-Parkinson-White e lo sport: che fare?
Attività fisica

La sindrome di Wolff-Parkinson-White e lo sport: che fare?

Patologia congenita che coinvolge i meccanismi di conduzione elettrica nel cuore, la sindrome di Wolff-Parkinson-White viene non di rado diagnosticata durante esami diagnostici che nulla hanno a che fare con un sospetto specifico. In particolare, sono spesso le visite medico-sportive a evidenziare determinati segni in persone del tutto asintomatiche. Ma come si relazionano sindrome WPW e sport?
 

La diagnosi di sindrome di Wolff-Parkinson-White

La persona affetta da questa patologia presenta un cuore spesso sano, ma con una via accessoria fra atri e ventricoli: il regolare sistema di conduzione elettrica viene così aggirato e il ventricolo si contrae con un anticipo di pochissimi millisecondi. Segnali d’allarme primari sono gli episodi di tachicardia parossistica sopraventricolare. Ma non è affatto scontato che la sindrome si manifesti in modo palese, tanto che a volte è semplicemente il tracciato dell’elettrocardiogramma a presentare il caratteristico segno dell’onda delta. Un dato importante riguarda l’incidenza: la patologia interessa maggiormente soggetti di sesso maschile fra i 20 e i 24 anni d’età.
 

WPW e sport: come comportarsi

La domanda che subito si pone il paziente è: con la sindrome di Wolff-Parkinson-White posso fare sport? La risposta è complessa. In caso di sport non agonistico, la pratica è consentita: il paziente deve solo fare attenzione a non eccedere nell’intensità dell’esercizio. In caso di sport agonistico, è bene approfondire la situazione tramite esami diagnostici molto rigorosi. Una volta chiarita la condizione, lo specialista indicherà con esattezza i passi da compiere. In alcuni casi specifici, potrebbe essere risolutiva l’ablazione transcatetere, ovvero la distruzione mirata del condotto anomalo: una soluzione definitiva e molto indicata proprio nelle persone più giovani, il cui successo è riscontrabile in più del 95% dei pazienti. In ogni caso, per scongiurare il più possibile rischi relativi a WPW e sport, bisogna fare attenzione all’eventuale manifestarsi di sintomi, soprattutto la citata tachicardia, e continuare a sottoporsi a regolari visite di controllo. Questo perché, seppur la sindrome non sia di per sé fonte di pericolo, è necessario monitorarne lo stato e verificare che essa non sia associata a un’aritmia di natura potenzialmente pericolosa: la fibrillazione atriale.

 
Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata alla sindrome WPW
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