L’
ecocardiografia o
ecocardiogramma è una metodica che si avvale dell’utilizzo degli
ultrasuoni per lo studio delle
camere cardiache, delle
valvole e del
flusso ematico all’interno dei vasi sanguigni. A differenza di ciò che accade con le radiazioni, gli ultrasuoni permettono di poter ripetere l’esame ecocardiografico innumerevoli volte senza rischi anche in
donne in gravidanza e bambini in
età neonatale e
pediatrica. Ne abbiamo parlato con il dottor
Corrado Fiore, cardiologo ecografista di
Città di Lecce Hospital.
Dottor Fiore perché è importante sottoporsi ad ecocardiografia?
“L’esame ecocardiografico serve per valutare la funzione del cuore e il funzionamento delle valvole. E’ efficace soprattutto per effettuare
diagnosi precoci, è infatti l’esame cardine per lo
screening delle patologie congenite del cuore che sono molto diffuse nella popolazione e ancora purtroppo molto sotto diagnosticate”.
Come si esegue l’ecocardiogramma nei bambini?
“L’ecocardiografia pediatrica si esegue essenzialmente con lo stesso
approccio transtoracico impiegato per l’adulto. L’unica differenza sta nelle
sonde utilizzate. Per i bambini hanno delle caratteristiche specifiche, nella
frequenza degli ultrasuoni e nello
spessore delle sonde stesse”.
A cosa serve l’esame in età pediatrica?
“Spesso l'esame ecocardiografico viene richiesto dal pediatra quando all’auscultazione del cuore riscontra un
soffio cardiaco, che spesso può essere spia di
cardiopatie congenite. Se il bambino non viene sottoposto all’esame in caso di un dubbio diagnostico, il rischio è che possa sviluppare da adulto serie cardiopatie”.
Quanti tipi di ecocardiografia esistono?
“Gli approcci ecocardiografici sono numerosi e quello più utilizzato è l’approccio transtoracico per cui poggiando semplicemente la sonda sul torace del paziente si possono osservare numerose funzioni del cuore. Ci sono altri approcci ad esempio quello
trans-esofageo che utilizziamo soprattutto in ambito cardiochirurgico e consiste essenzialmente nell’introduzione della sonda all’interno dell’esofago che essendo a diretto contatto con la parete cardiaca permette soprattutto di valutare i vizi valvolari e quindi una puntualizzazione dei difetti e delle valvulopatie”.
E’ un esame attendibile?
“Uno dei limiti principali dell’esame è la
variabilità inter operatore per cui spesso si leggono referti ecocardiografici molto differenti a seconda di chi esegue l’esame. Per cui più è competente l’operatore, più la qualità dell’esame sarà elevata e maggiore”.
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