Tecnica di circolazione extracorporea innovativa
Notizie da GVM

Una nuova tecnologia applicata alla circolazione extracorporea

Una nuova tecnica di circolazione extracorporea mininvasiva applicata alla chirurgia della valvola aortica e alla chirurgia dell’aorta ascendente per migliorare la ripresa biologica e funzionale del paziente dopo un intervento al cuore. Questo è il focus di un importante lavoro scientifico (Fibonacci's Golden Ratio-An Innovative Approach to the Design and Management of Extra-Corporeal Circulation) presentato dall'heart team di Anthea Hospital alla conferenza internazionale AMSECT international Nashvile 2019, il più prestigioso appuntamento a livello mondiale incentrato sulla innovazione delle tecniche di perfusione nell' adulto e nel bambino.

Il lavoro scientifico - curato dal Prof. Giuseppe Speziale Coordinatore delle Cardiochirurgie GVM e dal dottor Ignazio Condello responsabile formazione e qualità del servizio di perfusione GVM - unico contributo italiano - è stato selezionato per qualità, originalità dei contenuti, metodo di indagine e risultati, dando al servizio di perfusione GVM un riconoscimento internazionale, e riscuotendo consenso e largo interesse nel parterre del Congresso che ha registrato 1500 presenze multi etniche.

Lo studio è incentrato su una innovativa tecnica di gestione del bypass cardiopolmonare ispirata alla spirale aurea di Fibonacci che ha come obiettivo quello di facilitare il recupero post operatorio di un paziente. La nuova metodologia è stata messa a punto sulla base di uno studio prospettico e randomizzato effettuato in Anthea Hospital nel 2018 riguardante gli esiti della chirurgia valvolare aortica, l’invasività biologica del sistema e gli aspetti fisiopatologici correlati alla circolazione extracorporea tradizionale.

La nuova metodologia non prevede l’utilizzo delle tradizionali pompe roller e privilegia l’assenza di aria dal campo operatorio alla macchina cuore polmone riducendo la produzione e il trasporto e aumentando l’eliminazione dell’attività microembolica. In questo modo è possibile ottimizzare ulteriormente l’andamento dei parametri metabolici, ridurre il contatto tra aria e sangue e ridurre il tempo di esposizione tra superficie artificiale e sangue. E’ stato dimostrato che la nuova tecnica di circolazione extracorporea abbassa il rischio di insorgenza di disordini cognitivi post operatori, favorendo un recupero precoce del paziente. Questo vuol dire che al risveglio dopo l’anestesia, il paziente da un punto di vista neurologico è più collaborante e risponde in modo più appropriato agli stimoli.

Il connubio dunque dell’innovativa tecnica di circolazione extra-corporea abbinata alla mini-invasività chirurgica consente di ottenere risultati migliori sul recupero organico e funzionale del paziente cardiochirurgico nel post operatorio. Lo studio dell’heart team di Anthea Hospital potrebbe essere la base per dimostrare in successive ricerche scientifiche un ulteriore miglioramento della qualità della vita del paziente stesso.
 
 
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