Chirurgia mininvasiva per fibrillazione atriale
Notizie da GVM

Fibrillazione atriale, le novità chirurgiche mininvasive all’IVCC di Londra

La cardiochirurgia GVM sarà ospite dell’importante meeting IVCC (Imperiale Valve and Cardiovascular Course) dedicato ai moderni trattamenti chirurgici delle patologie valvolari e cardiovascolari, che si terrà a Londra dal  23 al 25 novembre. La tre giorni di corsi e dibattiti di formazione è organizzata dall’Imperial College, università britannica tra le cinque più prestigiose al mondo e coinvolgerà i massimi esperti di cuore provenienti da diversi paesi dell’Europa, e da Africa e Stati Uniti.

A rappresentare GVM, il Dr. Giuseppe Speziale - Cardiochirurgo e Cordinatore Nazionale della Cardiochirurgia GVM - che sarà il moderatore dell’incontro in programma il 25 novembre dedicato ai recenti trattamenti chirurgici della fibrillazione atriale, con un focus particolare sulla chiusura percutanea della appendice (o auricola) atriale in toracoscopia e dei vantaggi che questo intervento mininvasivo comporta per i pazienti intolleranti ai farmaci anticoagulanti.

La fibrillazione atriale è una patologia che altera il ritmo cardiaco e fa aumentare il rischio di trombo embolie e ictus, in quanto può danneggiare il flusso sanguigno e creare ristagni (coaguli) di sangue, responsabili di tali eventi vascolari.

Come dimostrato da diversi studi scientifici, il 90% dei possibili coaguli si formano proprio nell’appendice atriale sinistra, una protuberanza dell’atrio che, in caso di fibrillazione atriale, può diventare pericolosa, in quanto degenera in una sorta di cul de sac per i ristagni di sangue. Nei pazienti infatti che non seguono un trattamento anticoagulante, i coaguli possono staccarsi ed essere all’origine di un incidente vascolare cerebrale.

Per prevenire tale rischio, il trattamento della patologia si basa in genere sull’anticoagulazione a lungo termine. Tuttavia questa scelta farmacologica può esporre a un rischio emorragico non trascurabile. Oggi invece c’è un’altra strada terapeutica che si può percorrere grazie alla chiusura percutanea dell’auricola atriale sinistra tramite la quale si può escludere la formazione dei trombi e prevenire trombo embolie e ictus.
 
L’operazione – eseguibile nei pazienti valutati idonei al trattamento - prevede una piccola incisione intercostale, di appena 3 centimetri, attraverso la quale il cardiochirurgo va ad applicare una clip o graffetta alla superficie della auricola atriale determinandone così la chiusura.
L’intervento avviene in video toracoscopia, una tecnica che consente di eseguire interventi anche complessi su tutte le strutture del torace e quindi del cuore, osservando il campo operatorio in un monitor attraverso uno strumento ottico introdotto nel torace e collegato ad una telecamera.

La video toracoscopia offre immagini altamente definite e, dando all’operatore la possibilità di ingrandire la sede dell’intervento chirurgico, comporta la massima precisione tecnica.
Senza dimenticare che la mini-invasività dell’intervento consente di ridurre trauma, dolore, impatto estetico e degenza postoperatoria anche per interventi complessi.
 
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